sabato 29 settembre 2012

Campovolo per l'Emilia.

Abbiamo sempre detto che la musica ha qualcosa di magico. Sembra una frase banale, buttata lì per fare da "frasona a effetto"...ma dentro di noi sappiamo che è banale perché reale.
Quando 150.000 anime fanno musica tutte insieme, il cielo respira, il cuore è uno solo che batte all'unisono, e la voce è una sola che canta con la potenza dei giganti che un tempo abitavano la terra....e questa è una frasona ad effetto, imparate carini ;)
Arrivare in realtà è stato un calvario. Doveva piovere o essere comunque fresco....difatti c'erano solo 27°.
In macchina si rosolava che era una bellezza e...maledizione! Avevo scordato il rosmarino.
Sapete, il rosmarino quando c'è da rosolare da quel nonsocché......
Ad ogni modo dopo 5 ore (una passeggiata di salute), arriviamo a Campovolo.
Beh...arriviamo in mezzo ad un oceano umano che ricopre Campovolo. E' buffissimo in realtà; gente che parla da sola, gente che parla dialetti tutti suoi (alieni, ci sono sempre ai concerti è risaputo), gente che fa la fila ai Cosiddetti Bagni.
I Cosiddetti Bagni, ci sono a tutti i concerti. Diffidate dei CB. A meno che non abbiate vent'anni e vi crediate immortali. Da quella fase ci passano tutti. Anche io (beh io sono immortale davvero...ma non tutti possono esserlo). Se avete vent'anni e se vi sentite immortali nessun CB può farvi paura. Potete sfidarli! Potete addirittura vincerli!
Ma comunque diffidate di un CB. Sono subdoli e maleodoranti.
Quindi iniziamo il cammino allontanandoci dal primo CB che incontriamo.
Seguiamo questa corrente umana, fermandoci di quando in quando a riposare fra gli anemoni.
Ci sono tre casette che hanno fatto l'orto dietro casa, davanti al quale ora passiamo tutti tranquilli dissertando sulle dimensioni delle foglie, di come gli devono essere venuti bene i cavoli, no, guarda quei pomodori, che concime userà?!
Tutti coltivatori improvvisati. Divertentissimo. Non capirò mai perché davanti ad un campo o quando andiamo a comprare piante e fiori, siamo all'improvviso tutti figli della terra, tutti vivaisti e contadini.
E poi compriamo le verdure al supermercato. Pirla.
Vabbé...
Arriviamo finalmente davanti al campo e vediamo un bar.
Il problema è che lo hanno visto tutti. Ma vi sarà un bagno. Dobbiamo combattere!
Ello, difatti, dice "ti aspetto fuori"
"Grazie, Leonida" rispondo io.
In realtà Ello sta facendo la cosa giusta. C'è una fila di donne delle più disparate età con un evidente giramento di coglioni (lo so che non si dice giramento...ma ogni tanto...), che aspettano pazientemente in fila martellando chi, non avendo mai studiato lo zen e l'arte del bagno ai concerti, cerca di saltarla.
Un ragazzo cerca di attraversare e viene assalito con dei "asih aihslcnndijd bello!"
Donne che parlano insieme. Incomprensibili.
Il poveretto perde colore e fa "dovrei prendere un ghiacciolo..."
E lì ovviamente cambia la disposizione mentale:  "poverino" "voleva prendere solo un ghiacciolo porino" passaparola materno "fatelo passare deve prendere il ghiacciolo" e tutte " certo che siamo un po' stronze" e ridiamo compiaciute.
Anche un po' orgogliose di essere stronze. Ad ogni modo la lezione l'ha imparata. Prima dichiari cosa vuoi e chi sei, poi, semmai, passi.
Uomo avvisato....
A quel punto sono quasi a metà del bar ed è passata una mezz'oretta. Gente che si chiede se qualcuno è uscito o se dobbiamo chiamare CSI; stronze (quindi tutte, me compresa) che fanno ipotesi fra le più inquietanti, evocando scene che spaziano da Profondo Rosso a qualsiasi titolo di film porno possa comprendere la parola "profondo".
Non avete idea delle volgarità che possano dire le donne. Quelle velate sono le peggio. C'è un linguaggio segreto che gli uomini ( ed è un bene per la loro sanità mentale) non capiscono. E poi a quel punto, quando siamo a  parlar male siamo tutte amiche. Momenti di solidarietà che finiscono quando una esce e ti guarda con imbarazzo perché, a suo tempo, ha detto esattamente ciò che noi abbiamo detto di lei.
Fantastico. Io invece me ne frego. Ormai conosco la dinamica delle file femminili in bagno da....anni (eh il numero bellini un ve lo dico)...quindi quando esco me ne vado tranquilla e ghignante.
Mentre ancora sono in fila, Ello compare alla mia sinistra e fa "caffè?!" e mi passa il macchiatino.
Ello è meraviglioso.
Ci guardano tutte un po' turbate cercando di capire se è mio marito o "lo stolker del caffè".
Poi dico grazie amore e ci giriamo tutte nuovamente a sparlare.
Leonida torna ad aspettarmi coraggiosamente fuori.
Ad ogni modo la verità è che Ello conosce i miei tempi di "contenimento" della collera. Sa quando sto per fare il botto e diventare verde e compare magicamente, facendo puff! alle mie spalle per placare la mia indole belligerosa.
Quale miglior modo se non il macchiatino?! Ora che non fumo più quale unico modo se non il macchiatino?!
Strage evitata.
Alla fine entro in bagno e trovo un CB piastrellato. Il cugino ricco. Ma le abitudini sono le stesse. Esco disgustata facendo gli auguri alla ragazzina dopo. A 14 anni non si dovrebbero vedere certe cose. Ma la madre la accompagna e mi ringrazia con un mesto cenno del capo. Lei SA.
Esco ed Ello è lì tutto sorridente.
Ci avviamo all'ingresso del concerto ed un volontario (che durante la serata scopriremo essere un burlone sotto il sole) ci dice che chi ha i biglietti stampati da internèt (perché lo dice proprio con tale accento) deve proseguire più avanti che glieli cambiano. Ooook
Meee! meee! andiamo tutti a cambiare il biglietto brucando lungo la strada.
Nel tragitto senti dire "biglietti in più compro" "biglietti vendo" "comprate biglietti"....ma vaffanculo, è un concerto di solidarietà, fai che non ce ne trovi uno a comprarlo, che almeno vi cardo ben bene tutti e due.
Nessuno si ferma. E se mai qualcuno si è fermato spero abbia passato il concerto dentro ad un aggressivissimo CB.
Arriviamo dentro, dopo che ci hanno detto gentilmente "ma no il biglietto è questo, va bene così". Caro il nostro burlone.....
Vediamo lo stand con le magliette....ci guardiamo e ridiamo.
"Dddai facciamo i ggiovaniggiovani?!" e ci compriamo le magliette. Perché siamo due cialtroni e ci stavamo divertendo come pochi.
C'è un monte di gente e fo "sì ma che mi levo la maglietta qui davanti a tutti?"
" E che te frega?!"
" E c'hai ragione" levo la malefica maglietta a maniche lunghe, mi infilo quella del concerto, vero cotone 100% che da' una belata e inizia subito a tenere calduccino.
Perché in effetti, mentre cala il sole cala anche la temperatura.
A quel punto sono tipo le sei e mezzo. Noi ci troviamo un posticino nel campo, che è enorme; difatti stiamo tutti spaparanzati, così ci attrezziamo per la cena.
Porca l'oca! Non abbiamo portato il plaid! Un asciugamano! Una coperta!
Alché mi ricordo che le magliette stavano in buste di plastica, che quindi possiamo agevolmente sederci su quelle. Ecco, vedete che a volte essere un po' "caso" aiuta?!
Quindi mangiamo i panini in una posizione realmente alternativa, roba che'maestri di yoga ci fanno una.
Però siamo contenti uguale e ci divertiamo.
Ad un certo punto cala del tutto il sole....e inizia il concerto.
E lì si ripone il problema della coperta! Ma..tadaaaaan! Ideona!
Dico ad Ello di andare a sentire se allo stand davanti gli avanza una scatola. Gli avanza! (pulita anche) e quindi noi la squartiamo, puliamo la pelle, la lavoriamo per cavarne un bel tappeto per il salotto.  Poi buttiamo via tutto, prendiamo la scatola, la apriamo e la buttiamo a "comelacadecade" sul prato. Ci accecciamo (sediamo) e mentre aspettiamo l'inizio del concerto ( eh! Perché ti fanno l'abbocco, vogliono vedere se sei pronta eh), chiacchieriamo e ci divertiamo guardando quelli intorno. E la cosa bellissima è che ci sono un monte di bambini! E addirittura un monte di nonni! E...e...ma quello non è Matusalemme forse?!
No, deve essere il nipote. Lui non lo conosco.
Insomma tutte le età. E' davvero bellissimo e coinvolgente.
A quel punto si oscura il palco e poi! FLASH!!! e lo Sugar Fornaciari inizia a cantare! Emozzzione!
Cuore a mille, un solo applauso che percorre tutto il campo.
Una sola voce che canta il canto.
Io vorrei raccontarvi tutto, dirvi tutte le canzoni, l'ordine in cui sono entrati, ma non posso. Posso dirvi i cantanti sì e le canzoni che hanno cantato, ma non posso trasmetterveli. Non riesco a descrivere la meraviglia, la sensazione, i sentimenti che permeavano il campo.
Non c'è stato un momento in cui ci siamo fermati, in cui nessuno cantava.
Beh, in realtà devo dirlo, in parte, in fondo dove eravamo noi, nel momento in cui cantava B. la gente faceva cose a caso, si faceva proprio i fatti suoi, chiacchierava, addirittura Ello ha detto " oh, c'è gente che tira fuori le carte!".
E noi.....ok......non so come dirlo....abbiamo parlato di politica!!!
B. non ci piace. Quando uno arriva a parlare di politica ad un concerto come questo....no...non ce la puoi fare.
Ma anche lui è passato e tutto è tornato dolce e fluido.
E comunque ci tengo a dire che, piacere o non piacere, è un gran musicista e lo ha dimostrato.
E abbiamo pianto. E riso. Ed è stato fantastico. Poi è entrato Piero a fare casino e lì è stato il delirio. Pensa tu un po'.
Delirio Pelù.
Troppo bello. Ha cantato canzoni che io (sigh) cantavo a 18 anni.....e le sapevano le bimbine di 12 accanto, coi genitori che cantavano a squarciagola. Ecco, lì volevo piangere, perché quando le bambine sanno le canzoni dei Nomadi, di Zucchero di Renato Zero e, sì, pure de Piero....ti senti riavere. Vaffanculo al Pulcino Pio di sto ca...maleonte! camaleonte...del pulcino...che...vabbè.
E' una soddisfazione. E poi Giorgia, Fiorella Mannoia che trasmette un'emozione incredibile. Jovanotti che entrava e usciva dal palco come una trottola impazzita. Elisa che ha toccato le corde dell'anima di tutti i presenti! Elisa: una donna che usa la voce per carezzarti l'anima, si dimentica di presentare l'artista successivo, rientra sul palco e fa "ho sbagliato faccio come spank...bonk" :)
Fantastico.
Giuliano che ha duettato random, entrava, usciva, poi ha ballato con Elisa, fusioni di voci meravigliose. Alla fine non si sapeva dove finiva una musicalità e ne iniziava un'altra. Non c'erano cantautori, né cantanti. Ad un certo momento è stato evidente che sul palco c'era solo la Musica. Uno cantava la canzone di un altro, ne cambiava il genere, cantavano insieme, ne cambiavano il colore. Aggiungeva sapori qui, davano pennellate di colore là....
Era la Musica, che, comunque e da chiunque venga fatta è sempre se stessa e mai lo è.
Ma è comunque una grande madre che ci avvolge tutti. E ieri sera era proprio così. Ci ha avvolto. Ed anche noi eravamo musica.
Un'unica musica collettiva. Anime fuse. E lo dimostra il fatto che Ello abbia cantato senza stonare.
Ello non sa cantare. Ma proprio.....stonare è un eufemismo.
Ma ieri sera è stato meraviglioso, perché ad un certo punto mi sono resa conto che non stonava. Perché non era lui a cantare. Eravamo noi a cantare. Tutti. Lui, io, l'oceano davanti. E' stato davvero emozionante.
Condivisione.
Una moltitudine di persone e anime diverse fra loro nei modi più disparati che in quel momento condividono il tutto con una gioia e un'energia primordiale, che di solito sparisce in molti dei nostri piccoli mondi che chiamiamo "la mia vita".
L'unico momento di "silenzio", ma io credo sia più appropriato definire raccoglimento, è stato quando in omaggio a Dalla, al nostro Lucio, Fiorella Mannoia e Giuliano hanno cantato "Anna e Marco".
Alla fine altro momento di emozione estremo quando tutti hanno presentato omaggio a Bertoli cantando "A muso duro" a conclusione del concerto. anche questa canzone un omaggio ad una vita.
E ieri sera c'era La Vita. La voglia di vivere, di costruire, di aiutare.
Se ieri sera la terra ha tremato, eravamo noi, era la vita che batteva i piedi urlando "MAI PIU'" insieme a noi, insieme a quelle persone meravigliose sul palco a gridarlo con noi.
Perché oltre la musica, oltre i nomi della musica, io sul palco ho visto persone meravigliose, persone che hanno dimostrato che noi siamo anche questo.
Noi siamo la vita, la voglia di combattere, il non abbandonare nessuno, il fare qualcosa, qualsiasi cosa possa aiutare, ognuno nel suo piccolo, forse, ma chi valuta il piccolo di ognuno di noi?!
Io ieri sera ho visto gente salire sui temuti CB, sfidando un sorte quando meno orribile. Un tipo sul tetto di una roulotte, bambini, genitori, grandi ( e così facciamo tutti contenti) cantare, ballare, ridere, sorridere e vivere tutti insieme, contemporaneamente, come un solo organismo, con un solo respiro.
Guardate è stato meraviglioso e indescrivibile! Davvero.
Avrei altri mille aneddoti da raccontarvi. Le cose assurde che sempre capitano quando si è a giro.
Solo che ora che ne scrivo, risento solo quello che ho sentito ieri sera e l'unica cosa che riesco a scrivere è che ala fine, noi, siamo davvero il cuore. Noi. Non quelli che siedono in alto, riempiendosi la bocca di faremo diremo vedremo aiuteremo.
Quelli sono i famosi pupazzi di carne di cui abbiamo altre volte parlato.
E siamo così spaventati da non ricordarci che basta urlar loro in faccia e si sgretoleranno davanti ai nostri occhi.
Noi siamo la realtà. Loro sono un incubo dal quale non riusciamo a uscire, come talvolta succede con gli incubi: sei sveglio ma ancora invischiato nel sogno.
Ma loro non hanno corpo.
Nessuno di loro ne ha.
E allora urliamoli contro, no?!
Avevamo già iniziato, ma forse non hanno ben capito.
Allora ieri sera abbiamo iniziato ad urlare ancora più forte.
Ieri sera la terra l'abbiamo fatta tremare noi. Sotto di loro. Sono loro a dovere cadere.
Vergogna, signori Pupazzi di Carne.



POCHE FOTO PER TUTTI!!!!
c'avevamo un cellulare e mezzo, perchè il mio era morente 







Allora la prima foto fa "vedere" (parolona, ma è per rendere l'idea) la folla dietro a noi, la seconda quella davanti e la distanza del palco, la terza un pazzo scatenato che ci è piaciuto moltissimo e la quarta io ed Ello felicissimi ma distrutti dalla giornata :D
Epperò nel ritorno du'paste all'autogrill ce le siamo mangiate e domenica abbiamo dormito tutto il giorno all day long! Ogni tanto un fine settimana in memoria dei vecchi tempi ci sta tutto!
Con la consapevolezza di aver fatto anche una cosa giusta :D