martedì 29 luglio 2014

Varie specie....ma di cosa?!

Ai bugiardi

A volte restiamo prigionieri delle nostre stesse bugie, del nostro nascondersi, senza rendersi conto che, a forza di farlo, le nostre menzogne, le nostre false convinzioni diventano vere; quantomeno ai nostri occhi. Se andate a grattare sotto la vernice, ci sono solo mura fatte di sabbia, fondamenta costruite su rena di palude e tutto quello che dobbiamo fare è aprire la porta di casa e guardarci alle spalle. I muri sono scalcinati, dove noi li vedevamo ben tenuti.
Le persiane pencolano, dove le vedevamo come nuove, le piante si accartocciano buie su loro stesse, quando fino a ieri ne sentivate la fragranza.

Avviso agli Psicopatici

A tutti gli Psicopatici!!!! Avete rotto il cazzo! Se non siete in grado di vivere la vostra vita o di risolvere i vostri problemi serenamente e con l'aiuto degli altri, magari ascoltandoli pure.....levatevi dai fottuti coglioni e continuate a rovinare la vostra di vita, invece che cercare di distruggere quella degli altri di modo che la vostra sembri più solida. Fanculo. Non meritate alcuna attenzione, né comprensione. né ho intenzione di darvene un briciolo in più. Se questo post vi tocca è perché evidentemente qualcosa di questo vi riguarda. E me ne sbatto.
Mi scuso per il linguaggio che solitamente non uso, ma solo quello gli psicopatici comprendono.


Specchi di legno

Si dice "ma hai gli specchi di legno a casa?!" a chi esce spettinato, o sembra vestito al buio, o fa commenti su altri invece che guardare a se stesso.
Questo secondo me vale anche con chi fa proselitismo spacciandosi per grande saggio o come persona di grande esperienza di vita. Ma se si potesse guardare attraverso le finestre di quella persona, non sarebbe né saggezza, né esperienza di vita quello che vedremmo, ma, per citare de André " si sa che la gente da buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente da buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio....". Quello vedremmo. E anche tutti specchi di legno. Una casa intera con specchi di legno. Per non potersi vedere. Per non doversi scontrare con la verità su se stessi.
Perché se anche la persona in questione avesse una benché minima scintilla intellettiva, non potrebbe non notare il beffardo sorriso dall'altra parte dello specchio. Lo sguardo di triste resa, la dolorosa comprensione.
E sebbene proverei un incredibile gusto ad entrare nottetempo a sostituire tutti gli specchi, alla fine sarei solo come loro. Così gonfi di loro stessi da non rendersi conto di quanto pochi siano.

I fuggitivi

I fuggitivi sono quelli che non accettano la realtà come essa è. Ma invece di ribellarsi, arrabbiarsi o lavorare per renderla più simile alle loro aspettative, si limitano a fuggire in una loro realtà alternativa e parallela, dove trasformano qualsiasi gesto o parola della realtà reale (o come tale considerata) a modo loro. Ogni discorso è un fanta-discorso, ogni gesto un fanta-gesto. Tutto verte al cancellare ogni cosa che non torni con la loro agognata realtà. Perché poiché ogni cosa deve aderire come una pellicola alla realtà fantasiosa in cui si chiudono, esse non sentono le vostre parole. Mentre fluttuano nell'aria dalla bocca all'orecchio, esse si trasformano in modo da essere quelle "giuste".
Qualsiasi errore viene perdonato, poiché va a finire nel fanta-cestino.
E quindi queste persone si fondono anche con la famiglia dei bugiardi, ma ne sono l'evoluzione. Perché i bugiardi, almeno inizialmente si rendono conto di esserlo. Per i fuggitivi mentire è insito nel dna. Non imparano a mentire. Nascono con la menzogna nella mente. E lo fanno continuamente, su tutto, fosse anche il colore della carta igienica che usano.
E quindi a meno di non essere capaci di vedere attraverso la pellicola si cade vittime del loro fanta-mondo, per poi trovarsi schiacciati quando si scontra con il tuo real-mondo, perché non sei preparata ed hai ciecamente ed in buona fede creduto a tutto ciò che quella persona vi ha detto.

I presunti amici e/o vampiri

Non presunti da noi. Essi si presumono amici, per poi dimostrare ampiamente di esserlo nei termini che a loro più fan comodo.
Sono quelle persone che ti ronzano intorno come le api al miele per poi cambiare direzione appena trovano un nuovo miele, magari anche solo apparentemente più dolce, per poi tornare quando scoprono che il miele per cui hanno abbandonato il primo era poco, è finito presto, oppure era amaro e non di loro gusto.
Sono quelle per cui sei il miglior amico/a in assoluto fino a quando stai bene ed il tuo orecchio è interamente a loro disposizione. Perché il loro è affaticato dal loro continuo ascoltarsi, dato che amano particolarmente la loro voce, di modo che ahimè....per le tue parole non c'è più spazio. E poi si allontanano lentamente, per non passar male agli occhi del pubblico intorno....perché non notino come muti la loro ombra mentre si allontanano, da ciò che dicevano di essere a ciò che realmente sono.
Queste persone possono restare nella nostra vita per anni. Sono abili a rientrare quando è quasi tardi ed uscire quando ancora non sei abbastanza sveglia da renderti conto che lo stiano facendo.
MA!!! Non sempre ci azzeccano con gli orari. Son brave a farti tornare su i tuoi passi, anche perché scelgono sempre accuratamente le loro prede....ma alla fine, in un modo o in un altro, la prima preda le schiaccia e le allontana, lasciandole libere di trovarne un'altra, magari persino più compiacente.

Fino a questo momento sono andata avanti a scrivere questo post da circa due mesi buoni. In questi mesi, come vedete, ho avuto il piacere e la fortuna di avere a portata di mano alcuni di questi soggetti; abbastanza per poterne cogliere l'essenza, ma non abbastanza da non poterli allontanare.
Però sento che ancora manca qualcosa. Sono circondata come da....un senso di attesa. Sento che ancora qualcuno si deve mostrare...aspetterò e poi finirò il post.
Non cambiate canale!!!

Eccomi di nuovo!!! Trovata!!! Ve lo avevo detto che sentivo che qualcosa mancava, una specie mi sfuggiva....ed eccola qua!!! L'ho trovata; aspettando un po' alla fine si trova tutto. E quindi ecco a voi:

 Pseudo-medici

Gli pseudo-medici sono quelli che, avendo imparato a memoria l'enciclopedia medica, avendo letto tutti vari post medici, salutisti o altro, iniziano a dispensare rimedi più o meno medici, omeopatici, magici, fiori di Bach, oli essenziali, tinture madri,e, sotto severi controlli da parte del Professor Piton,  forniscono anche la ricetta della pozione polisucco.....
Ad ogni modo sono soggetti meravigliosi. Hanno un rimedio per tutto, una ricetta per tutto, ma, soprattutto, ciò che loro dicono sarà sempre  e comunque più efficacie di ciò che i medici professano essere la miglior cura al grido di: "Tanto si sa come sono i medici, ti danno una medicina e via". 
Ora, io non ho particolare simpatia per i medici, dato che li frequento sin da piccola....ma secondo me, ed è solo un mio modesto parere s'intende, qualcosina in più di voi di medicina ne sanno.
Io non dico che sappiano tutto, anzi spesso dimenticano che siamo pazienti e non numeri, ma ad ogni modo non puoi mica essere tu il mio medico!!!
Allora, il grave errore è non svegliarsi totalmente prima di condividere qualcosa che sia diverso da una battuta o da un post scherzoso. E' mattina, sei sovrappensiero e scrivi: "ragazzi che palle questo raffreddore!!" ed ecco, non hai finito di pubblicarlo che parte il pippone sanitario " eh guarda, è questa stagione, dovresti provare con gli infusi, per esempio se fai le fumenta di eucalipto". Oppure " non prendere l'aspirina o la tachipirina che abbassano la pressione. Meglio se usi roba naturale, se vuoi ti do l'indirizzo di un'erboristeria...". 
E no. E no. Non va bene.
A prescindere che a 40 anni penso di sapere come gestire un raffreddore (non stiamo parlando di labirintite o mononucleosi), mi rendo anche conto che la cretina sono io che mi sono permessa di postare la mia situazione clinica.....ma porca eva (scusa eva) mica ho messo la mia scheda clinica con anamnesi allegata a partire da quando avevo 5 anni. Mi sono limitata a dire che avevo il raffreddore! 
Allora, mi sono stati proposti rimedi medici che potrebbero guarire la gotta, l'epatite e ripulire i reni, migliorare la circolazione, fare il caffè e portarti la colazione a letto, portarti a spasso il cane. Ma..ma...scusa, io..io avevo solo un banale raffreddore... 
Eeeehhh, ma si può mica sapere eh! 
Il raffreddore potrebbe essere sintomo di qualcosa di grave, peste, colera, solita epatite e non aggiungo altro. Con queste persone dovresti vivere in una gabbia di ferro (da toccare di continuo) circondata da legno (a cui fare le corna) e cornetti di corallo come se non ci fosse un domani (appunto) da baciare....guardate che non è bello....
Quindi se qualcuno, nelle vostre cerchie di amicizie, è uno pseudo.medico, attenti, mi raccomando....che voi non siete mai stati malati in vita vostra. Non avrete mai il raffreddore e non vi distraete assolutamente. Guai se vi scappa detto che vi siete schiacciato un mignolo nel cassetto, che rischiate l'amputazione preventiva!!!! 

I solutori

Attenzione. Non contraddirli. Mai. Poiché loro sanno. Essi conoscono. L'universo ha parlato e tu non capisci un cazzo.
Sostanzialmente li muove la generosità che porta ogni essere illuminato a dividere parte della sua conoscenza, quella che la tua limitata mente può capire, con gli esseri inferiori di cui il loro mondo è, ahimè, sovraffollato.
Essi hanno la soluzione. Ed è incontrastabile. Infallibile. Verbo.
Per esempio: 
Hai preso dei chili?! Bicicletta, mangiare molte proteine. Verdure. Frutta. Ovviamente pane, pasta e carboidrati banditi a morte per sempre. 
Hai mal di testa e vertigini? Sdraiarsi al buio, occhi chiusi, immobili come la mummia di Tutankhamon, perché, senza ombra di dubbio, è cefalea. 
Dolori alle gambe, ai legamenti o altro?! Arnica, non prendete assolutamente pomate o altro. No. Sicuramente è epicondilite o infiammazione femorale, del nervo sciatico e quindi non vi è altro rimedio. Punto.
Pelle secca sui gomiti?! E' psoriasi. E' di origine psicologica. Sei stressata, tesa e forse pure nevrotica. 
Ecco. Risolto.
Vedete?! Non ci sono assolutamente problemi. I solutori sanno.
E non solo! Non si limitano a risolvere problemi medici. 
Risolvono tutto. 
Problemi di lavoro, casa, situazioni sentimentali! Chiedete ai solutori essi sapranno come illuminarvi e portarvi conoscenza. 

Venghino venghino siore e siori, al grande spettacolo della vita!!!! Giganti, nani e ballerine!!!


Avvertenze 

Dopo aver letto tutto mi raccomando di ricordare una cosa: chiunque di noi potrebbe essere, almeno una volta nella vita, uno di questi personaggi quindi stiamo attenti!!! Io comunque punterei sui solutori! Appartengono ad un po' di tutte le specie e soprattutto stanno equamente sul cazzo a tutti!!! 








venerdì 4 luglio 2014

Il tempo per essere umani!!!

Sono qui. che mi chiedo cosa posso mai dire, con tutto quello che ho da dire.
Penserete che finalmente il poco cervello che avevo si sia deciso a dare un taglio alla nostra lunga e travagliata relazione, che spesso si trascinava pigra, la mattina tardi...che comunque per me era praticamente l'alba.
Bene ricominciamo. Sto sproloquiando e sebbene io mi capisca, teoricamente dovrei far capire anche a voi cosa intendo.
La verità è che avrei milioni di cose da dire ( anche meno ma la parola milioni fa sempre il suo effetto); sensazioni da descrivere, negatività da condividere, piccole gioie da raccontare e, perché no, sorrisi anch'essi da condividere.
Solo che tutte queste cose si spintonano, si spingono, soffocandosi le une con le altre per essere le prime ad uscire. Risultato: il mio cervello è intasato di pensieri. Han fatto massa e quindi son fermi lì. Incastrati l'uno con l'altro per la fretta di esplodere fuori dalle mie mani. Ottimo. No, davvero. Gran risultato. Io sono qui, che fischio come un bollitore da quanto son satura e loro mi tappano sempre più forte.
Va a finire che nemmeno oggi mi bevo la mia tisana....
E' che sono delusa. Delusa da alcune persone. Arrabbiata con me stessa. Orgogliosa di me stessa anche, perché sto lottando per fare ciò che devo fare, ma che assolutamente non voglio fare.
Fare. Una volta in più ci sta bene.
Fare è un bel verbo. E' pesante, forte, difficile da usare, importante.Fare.
Vorresti muoverti. Ti rendi conto che sei pesante...le gambe non obbediscono. Le mani fan finta di niente e sfarfallano a vuoto.
Gli occhi guardano qua e là imbarazzati, senza niente vedere. Respiri per abitudine.
Sai che devi fare. Ma, Dio, come pesa.
Allora inizi dalle cose facili. Inizi a scrivere, con tutta l'intenzione di prendere a scudisciate i tuoi pensieri capricciosi.
Prendi il mal di stomaco a due mani e ti alzi (fatto), prendi la macchinetta del caffè (fatto) la sciacqui pensando " uff che ansia" (fatto) metti il caffè nel benedetto dosatore che è vuoto, sparpagliando, come da manuale, il caffè che infido si annida nel tappo su tutto l'acquaio (fatto) chiudi la macchina da caffè e accendi il fuoco. Fatto!!!
Vi sembrerà una sciocchezza. No signori, se ci siete passati, almeno una volta nella vostra vita, saprete che ho fatto qualcosa di incredibile, considerando di che umore mi son svegliata.
Perché vedete, a volte l'essere umano ha bisogno di essere umano.
Basta con i soliti discorsi "produci, consuma, crepa" (cit. CCCP). Basta con i discorsi " dai dai dai, riprenditi"- "da cosa?"- Beh, da questa situazione"- "quale situazione?!" (chiedo con un sorriso malvagio, perché in quel momento mi sento deliziosamente schifata)- "beh dai, questa, la tua"-.
La mia. Interessante come sia facile dire "la tua". Senza minimamente sapere quale sia. Tu sai le cause che hanno portato alla mia "situazione", non quale sia la situazione.
Oppure quelli che dicono, fieri e convinti "dai, che tutto passa". Ma sei un coglione. Scusate il francesismo.
Ma chi te l'ha detto. Ma vivi in un film e alla fine ti sei fumato la pellicola?!
Non passa. Lo accetti e fa meno male. Lo affronti e riesci a sorriderne e riderne. Ma non passa.
"Beh se sorridi vedi che è passato".
Braccia che si abbandonano lungo il corpo dicendo "scusa, se non faccio così lo cardo fitto fitto" (cardare= riempire di manate bene bene).
E pensi a queste banalità, che nascondono solo il desiderio di poter andare avanti senza sentirti in colpa perché non puoi fare niente. Per non sentirsi in obbligo di chiedere "come stai" per paura che la persona risponda.
Ma allora non mi consoci, non hai capito niente.
Vedi, certe persone non acquisiscono nella loro vita abbastanza autocoscienza per rendersi conto di cosa sta loro capitando. O forse non hanno avuto accanto persone che, si dalla tenera età, le hanno spinte a farlo, volenti o nolenti.
E quindi si sentono "in dovere" di qualcosa. Non sanno di cosa. Ma si sentono in dovere di qualcosa. Si sentono colpevoli....ma di cosa?!
Io so come mi sento. So come mai mi sento. E soprattutto in questo momento il mio sentire è una scelta cosciente e meditata.
Perché l'essere umano ha bisogno di essere umano. Di più: l'essere umano ha il diritto di essere umano.
Non date retta a chi dice che bisogna andare avanti non pensarci farsi forza e blablabla.
Non è vero! Non siete obbligati. Certo è giusto farlo. Ripeto è giusto farlo.
Ma avete diritto ad un periodo di abbandono. Ne abbiamo tutti diritto. Rifiutarselo non è un segno di forza, ma di stoltezza, il non voler accettare i propri limiti. Bene, devi riposarti, sei sfinito, svuotato, perso. Abbandonati! Non per sempre. Non mollare, quello no, mai. Ma manda affanculo ( in antico prebabilonese si legge : indicare gentilmente la via a persone non gradite) chi ti vuole come meglio li fa sentire.
Non curartene. Fai il bozzolo ed escine farfalla.
Rendi te stesso al mondo. Tenersi dentro tutto e raccontarsi cose come " non posso mollare, devo farlo per..." "devo farmi vedere forte altrimenti penseranno che...".
E allora?! Che pensino. Chi realmente ti ama preferirà sapere che ti stai fermando, riposando, ti stai riassorbendo per poi ripartire. E perché mi dovrei curare di ciò che gli altri pensano di me, se, umanamente, mi fermo e accolgo in me tutto ciò che ho tenuto fuori fino ad ora, per poi fare in modo che mi renda migliore?!
Saranno loro a morire con te?! A soffrire del tuo male?! Saranno queste persone che "pensano" ad affiancarti nel tuo cammino, faticoso o lieto che sia?!.
Una donna che va a giocare dove lavoravo io prima mi disse "sai perché mi vesto come mi pare, anche se mi prendono in giro?! Perché sceglieranno per me solo quando sarò morta, dato che nella bara non ci saranno loro."
E mio padre, quando stava male mi disse " io non rimpiango la mia vita, ho fatto ciò che ritenevo giusto in piena coscienza e rispettando gli altri per quanto ho potuto. Ma ho vissuto la mia vita e non la loro. Quindi mi raccomando, vivi la tua e sii felice, anche se io non ci sarò, topina". Ed è quello che sto facendo.
Ho fatto scelte sbagliate?! Sì. Ho fatto scelte giuste?! Anche. Credo però di non aver fatto scelte "guidate".
A volte penso a quello che avrei potuto fare in alcune occasioni, che avrei potuto fare diversamente in quelle occasioni, poi mi rendo conto che io sono quella che sono proprio in seguito a determinate scelte.
Quindi se mi lascio andare non permetto a nessuno di disturbare il mio riposo.
Tanto so che se si prolungherà troppo a lungo, giungeranno le voci delle valchirie!!!
La prima sarà la mamma Carla "MARTINA!!! (perché urlerà) allora! Vediamo di darci una mossa! Non ti posso vedere tutto il giorno così! Avanti! I punti esclamativi ci saranno tutti.
Poi quella (viva) della mamma surrogata, la Susi, che mi dice "cosa ti ho detto?! Quando inizierai a trascurare la casa o te stessa, tipo non truccarti o non stare attenta ai colori che hai addosso, quello sarà il momento di rimettersi in moto. Quando la casa inizierà a guardarti passare con astio, allora riparti perché il terreno si fa scivoloso".
E poi, a mitigare il tutto, arriverà la voce di mio padre " su, topina, non ti abbattere, possiamo sempre ricominciare. Dobbiamo migliorare traendo insegnamento da quel che ci accade. Avanti su, andiamo."
E allora ripartirò. Serena (nonostante gli urli materni); avendo però riposato.
Mi sarò presa il mio tempo e avrò assimilato. Allontanando quelle persone che credono di far del bene per star bene.
Se la vostra preoccupazione fosse sincera, chiedereste. invece che supporre, vi informereste invece che inventare o basarvi su pettegolezzi di persone che non sanno di cosa parlano.
Io non ho problemi a chiedere aiuto. Faccio da sola finché posso, ma se ad un certo punto non arrivo da sola, non mi vergogno a chiedere aiuto, perché non c'è vergogna nell'umiltà. Quando uno ha fatto tutto ciò che è in suo potere, allora può anche chiedere aiuto.
E quindi non avrei problemi a chiederne.
Come non ho problemi ad affrontare il mio stato. Perché so come sto, ma soprattutto, perché ho scelto io di stare così per il tempo necessario.
E sebbene i miei pensieri continuino a far tappo, almeno ho tirato fuori qualche perplessità circa le cose che sento o che mi vengon dette. E anche qualche riflessione su quel che accade. Sì, insomma......sulla "situazione" (qui il pubblico fa "oooooo" ).

E buona "situazione" a tutti!!!! Prendetevi il tempo di essere umani!!!! Ne vale la pena!