venerdì 22 novembre 2019

Haters. Le persone non cambiano mai.




Haters.


Ma dico io. 

Davvero? Davvero non avete di meglio da fare? Non so, fare la spesa, erudirvi, guardare programmi di persone che, appunto, si scagliano le une contro le altre per fare audience e far fare soldi ad altri, giocare a monopoli...no? Niente?
D'accordo, allora parliamo. 
Sono rimasta sconvolta di quanto in basso si possa cadere, di quanto si possa godere nel fare del danno ad una persona che non si conosce, perché diciamocelo, quanto vorrai conoscere una persona che scrive su una piattaforma e con cui non hai mai avuto a che fare per più di dieci minuti in tutta la tua vita?
Credetemi, conoscete meglio il povero impiegato del call center che vi chiede pareri sul pela-zucchine di nuova generazione.

Ma capisco che l'occasione è ghiotta. Non conoscete la persona, siete nascosti dietro ad uno schermo, dietro ad un nickname, nessuno saprà che siete voi, proprio voi, quelli che non sanno cosa fare per sfogare la frustrazione personale, nessuno può indicarvi, riconoscervi, sapere che quello che dite sono un monte di baggianate! E come resistere?

L' hater non può. 
Non condannatelo, se non facesse così, chi si accorgerebbe mai di lui? Chi lo ascolterebbe, se non si ammantasse di sdegno, urlando di giustizia mancata, lesa persona e inneggiando alla necessità di difendere i più deboli e le proprie idee? 
Che poi siano le sue o meno, non importa. 
Difendiamo le idee punto. 

Poche ciance! Quanta pignoleria, è un oltraggio! Una vergogna! Ti rendi conto cosa ha fatto?

Cosa?

Ma non hai letto?

Ma...letto cosa?

Guarda ti faccio lo screen, io ho letto solo da metà, ma è chiaro come sono andate le cose.

Ma se hai letto da metà....

Senti, leggi ti dico, non vorrai dirmi che sei d'accordo con lei? Che prendi le sue parti?

Magari fammi leggere tutto....

Quindi sei d'accordo con lei! Oltraggio! Malafede! Sei un falso, io che ti credevo un amico, una persona degna, se appoggi sta tizia allora....

Guarda che ancora non ho letto....

Perché sei il solito populista che non si schiera!


La vera domanda, la sola domanda è: ma a te, che te ne frega?

Cioè, se io mi indigno perché a Paola piace la zucchina, piuttosto che la patata, lei mi dice che non capisco 'na mazza e io rispondo sullo stesso tono...a te, che te ne cale?
Perché dici a Paola che è una vergogna, che ha ragione, che la stanno offendendo, che stanno offendendo lei e tutte le generazioni precedenti e a seguire, e se si lascia mettere i piedi in testa perirà nelle fiamme?

Per capirsi, quello che voglio sapere è cosa ti spinge. Quale è il tipo di eccitazione che ti muove. Perché l'odio e la discussione ti facciano scorrere un brivido di piacere lungo la schiena, cosa ti ecciti nel male.
Te lo sei mai chiesto? 
Come è che trai piacere dal dolore altrui e perché non provare a parlarne con uno psicologo? 
Che tipo di frustrazione profonda ti possiede, se hai bisogno di aizzare le persone le une contro le altre, se hai bisogno di nasconderti dietro la rabbia di altri pur di celare la tua? 
Perché non ti mostri? Cosa devi dimostrare e a chi? Perché usando la faccia di un altro, comunque non avrai dimostrato niente, al limite lo avrà dimostrato l'altro. 
Ma forse a te non importa nemmeno questo. 
L'importante è quel brivido di piacere che ti coglie quando vedi le persone aggredirsi, offendersi e odiarsi.
Il che mi riporta allo psicologo. 
Perché vedi, le cose sono due, o non hai davvero un cappero da fare nella vita, ed in questo caso ti invidio, o davvero sei così solo da dover vivere le vite degli altri. Ti senti così poco? Ti dai così poco valore? Sei così poco a tuo agio con te stesso? 
Perché pensaci, hater...che rancore puoi provare nei confronti di una persona che non conosci, che tipo di frustrazione può mettere radici nel giro di due minuti di lettura discontinua di discorsi non tuoi? Cosa mai può averti fatto quella persona nei venti secondi in cui ti ha attraversato la strada? 
Quella persona per te non è niente. Non la conosci, non la conoscerai mai probabilmente, non ti ha fatto un cappero, semplicemente hai bisogno che qualcuno si faccia male, possibilmente non tu, ma possibilmente grazie a te.
Credo che questo sia un disturbo sociale da non sottovalutare.
Perché non ti occupi un po' di te stesso? Forse se sei così è perché ti sei un po' trascurato, troppo preso a guardare agli altri per poter guardare a te stesso.
Alzati dal pc, vai allo specchio e guardati, ma non solo, cerca di vederti, che a guardare sono bravi tutti, ma per vedere bisogna impegnarsi. 

Prova, potresti trarne giovamento. E con te le persone che ferisci per sport, perché la corsa campestre non ti si adatta e quel bambino all'asilo ti ha rubato la merendina e nessuno ti ha difeso.