venerdì 10 gennaio 2014

2014!!!

Eccoci qua! E' il 2014!
Non il 2011, non il 2015...bensì il 2014!
E siamo sempre qui. Sempre fra di noi.
Con qualche importante e sostanziale aumento del nucleo "familiare" di casa, acquisizione di nuovi amici, acquisizione di nuovi nipoti. Insomma solite cose!
Quest'anno abbiamo deciso ("abbiamo" arbitrariamente io e la sora Claudia) che dovevamo un po' ampliare la nostra conoscenza dei "riti" dell'ultimo dell'anno.
Ah, certo, capisco, sì, sì capisco. Il classico.
No, noi no.
Abbiamo fatto una cena a casa nostra, con amici vecchi e nuovi, ma sostanzialmente tutti come il cappellaio matto. A partire dalla cena.
Cena a base di antipasti. Ovvero tutti gli antipasti che ci venivano in mente, conditi con un po' di sushi hand made dalla sora Claudia, la quale ha portato pure gli struffoli e una bella apple pie.
Abbiamo avuto dunque...crostini di salmone, di uova di lompo, di fegatini, sushi, torta salata della sora Gaia, crostoni mit salciccia e stracchino, ben 8 schiacciate hand made dalla sora Amanda da infornare sul momento, condite e mangiate con salsa verde fatta dal sor Alessio, le patate arrosto fatte dalla me medesima (perchè il contorno ci va comunque) e via così. Sembra che non si sia mangiato niente e invece non abbiamo smesso di mangiare mai....oltretutto alle due abbiamo cominciato di nuovo con le rimanenti schiacciate....ad ogni modo, non divaghiamo.
Ci sono stati epici momenti, fra i quali l'arrivo della Noemi e Davide, che dovevano portare "il bere".
Gli analcolici, perché avevamo deciso di andare a birre anziché a vino. E le birre le aveva portare il sor Alessio....ne ho ancora in frigo. Non finiscono mai...noi non beviamo praticamente mai e quindi restano lì per le cene varie.
Mr. D. arriva in cima alle scale (noi non abbiamo ascensore e stiamo al quarto piano, tanto per rinfrescare la memoria a tutti) con un mega scatolone pieno di tutto quello che possa essere associato alla parola analcolico.
Dopo aver fornito l'usuale bombola di ossigeno da 20 litri al signor D. lui articola qualcosa che suona come "al..a..ma..hi..na" e la Noe, fresca come un fringuello, traduce " ah, sì, ce n'è un' altra in macchina".
Mi corruccio. "Noe quanta gente hai invitato?!"
"Perché?!"
"Perché c'è da bere per una ventina di persone!"
E ridendo mi risponde che aveva paura non bastasse, mentre ormai il signor D. sta rantolando verso le prime rampe di scale.
Vabbé....
Nel frattempo io sono impegnata dalle sette (se non da prima) con la sora Claudia, ad applicare tutti i riti fortunati trovati ieri sera in rete.
Sì, cari! Perché noi ci prepariamo, noi!
Mica facciamo le cose come capitano neh! Siamo professional!!!
Allora, la prima tradizione viene dall'oriente.
Si prendono due strisce di carta o stoffa rossa. su di una si scrivono le cose che non vorremmo ci seguissero dal 2013; nel secondo quello che vorremmo ci portasse il 2014.
Si legano alla porta. A mezzanotte si legano l'una con l'altra, ci si passa sotto, ognuno con una candelina bianca in mano e poi rientrati si tagliano.
Questo è stato preparato per ultimo e a quel punto erano arrivati tutti  così noi li abbiamo subito coinvolti " oh, bellini, dite qualcosa anche voi dai".
Valanga di proposte che, ovviamente, sono state scritte tutte. E via due metri di nastro di raso!
Ad inizio serata con la Claudia avevamo preparato dei sacchettini propiziatori.
Per "avevamo" intendo che io ho dato i centesimi e la Claudia ha confezionato i sacchettini.
La sincerità sopra tutto.
Poi c'era il rito della pergamenina!!! Bello questo mi è piaciuto un sacco.
Ho preso un foglio di pergamena (che ogni pseudo-streghetta c'ha in casa) l'ho diviso in nove foglietti (tanti eravamo). Poi ognuno ha scritto le cose brutte del 2013, abbiamo sigillato il rotolino con del nastro rigorosamente rosso. Da bruciare alla mezzanotte (o poco dopo).
Poi la sora Claudia ha confezionato dei nastri di raso rosso con un campanellino portafortuna e ne abbiamo dato uno ciascuno.
Direte: ma che diforones!
Infatti.
Comunque abbiamo mangiato facendo come sempre una confusione dell'ottanta, ridendo, facendo le scenette (prima o poi filmo tutto), la Noe ci ha pure recitato la poesia di Natale (e quella l'ho registrata eheheh) e poi a mezzanotte, abbiamo brindato, mangiato il chicco d'uva (altro rito, ho letto che in Spagna ne mangiano dodici col rischio di strozzarsi. Per fortuna noi siamo italiani) e bevuto lo spumante.
A mezzanotte la prima telefonata è stata, come tutti gli anni, quella del mio fratellino di Asti, Marco, il Nero. Come sempre. Una volta gli dissi che se la prima persona a chiamarti era del tuo stesso sesso avrebbe portato sfortuna. E lui tutti gli anni mi chiama per primo. Per fortuna che ci sono i fratelli.
E ho ricevuto anche il messaggio di mia sorella. E' volato dall'Irlanda a qui sulle ali dell'amore!!!
A quel punto era il momento di fare i riti di fine anno! Via col primo!
Tutti in fila come bravi bambini, abbiamo attraversato la porta con le candeline, riempiendo tutto il pianerottolo.
Andava tutto bene, quando il campanello di casa ha cominciato a suonare fisso e con insistenza.
"oddio ora chi abbiamo svegliato" ha chiesto Ello sottovoce (perché in effetti pareva di stare in chiesa e bisbigliavamo tutti). Poi suo cugino si gira ed era appoggiato al campanello....
Siamo corsi dentro come deficienti, ridendo a più non posso.....non so come abbiamo fatto a reggere fin quando non siamo stati in casa.
E allora, ancora inebriati dalla nostra cretineria abbiamo detto tutti: "oh, dobbiamo bruciare la pergamenina! Dobbiamo bruciare la pergamenina!" Emozione generale!
Allora tutti a tirare fuori la propria pergamenina e io (distratta come uno gnu) prendo il posacenere grande dimenticando che è de vetro.
E tutti a dar fuoco alla pergamenina...ora tutte insieme però hanno fatto una bella fiammata. E tutti "ooohhhh"...ed Ello..."mmm ho paura che essendo di vetr..." ed inevitabilmente...
Stack!!! In tre pezzi precisi sul tavolo. Urlettini e risate di tutti.
Naturalmente l'idea di spegnere il fuoco non ci è minimamente passata per la testa. Non vorremo mica spegnere le pergamenine eh?! Quindi tutti a prendere un pezzo di posacenere che non bruciasse la tovaglia (nuova peraltro).
"Dai mettiamolo in un altro posacenere". Eh, non è che faccio collezione di posacenere.
Però le pergamenine hanno fatto la fine che meritavano! Tzè.
E addio al posacenere gigante.
A questo punto è giunto l'inevitabile rilassamento post-mezzanotte.
Ovvero quella che prima era giovialità e senso di attesa è divenuto quello che inevitabilmente sarebbe dovuta diventare.
Cazzeggio. Parola che in antico pre-babilonese significa: " divertimento generato da azioni e discorsi privi di senso o scopo alcuno, che portano riso, il quale abbonda sulla bocca degli sciocchi, mettete dunque voi il sale". Amen.
E si sa, quando sciogli le trecce ai cavalli...qualsiasi cosa voglia dire.
Quindi il delirio si è fatto facilmente strada fra di noi. Naturalmente parlavamo tutti insieme, ma a gruppi che cambiavano numero e personaggi a seconda dell'argomento o della rotazione data da chi si alzava per fare il caffè. Se quando per sbaglio c'era un momento di silenzio eri in piedi...si sa. Quando la musica si ferma, ti devi sedere, sennò fai il caffè.
Almeno in questa casa funziona così. Durante le feste quantomeno.
Quando sono cene (ma sempre quel numero siamo più o meno) funziona in altro modo.
Chi è più svelto urla "Tizio (Luca, Marta, Claudia ecc.ecc.) fa il caffè!!"
Una volta la Claudia lo ha urlato da metà scale.
Una volta non mi ricordo chi mi ha mandato un sms con scritto " La Marta fa il caffè".
Ora, questo mi sembra un po' fuori dalle regole, ma tant'è...ho fatto il caffè.
Durante le feste speciali dopo il secondo caffè non ci sono più regole. E' guerra senza quartiere.
Oppure povere persone ignare si alzano e...
Che ci volete fare?! In una casa dove tutto si basa sui caffè, come altro potrebbe essere?!
Ad un certo punto, non so come, mi sono trovata pure a giocare a Trivial. E quello per me è stato troppo. Eravamo in squadre di due. Tranne io e la sora Amanda. Noi avevamo la voce fuori campo.
Ello.
Ello in certi frangenti è tipo l'aiuto da casa. Ormai lo conoscete.
Sta su di una sedia, completamente disinteressato, mentre tutti intorno a lui si sentono come all'esame di terza media. Ad un certo punto, quando sei perso, non sai minimamente cosa rispondere, le tue sinapsi non connettono più e le tue cellule cerebrali si stanno pesantemente offendendo, la voce fuori campo fa:
"Cartaginesi".
Senza emozione. Nessun tremito nella voce. La Voce fuori campo non sbaglia mai.
Si fa il silenzio. Il giocatore che ha posto la domanda guarda il cartellino con le risposte che ha in mano.
La quale mano ora trema impercettibilmente. Una sottile quanto silenziosa goccia di sudore scende pigramente dalla tempia verso la mascella.
La voce spezzata. Roca. Il tono quasi reverenziale.
" E' cartaginesi."
E tutti come un eco "è cartaginesi." "è cartaginesi".
La Voce fuori campo non ha alzato la testa. Continua a giocherellare con il suo cellulare.
Tutti tacciono e si guardano attoniti.
Poi la sora Amanda dice:
A Chuck Norris de noartriiiii!!!!
Ed io urlo a braccia alzate:
"Luca fa il caffè!!!"
E via tutti a ridere e scherzare.
E così te impari a fare la voce fuori campo!
Su forza!
Il momento epico è passato.

Dopo un po', ovvero verso le cinque, tutti vanno a letto. La sora Amanda e sor Alessio nella camerina e la sora Gaia nel megadivanolettodelsalotto.
La sora Claudia è già andata a controllare i suo gatti e pesci. La Noe e il signor D. sono scappati con il trivial.
Dai che è stato bello!
L'Amanda mangia altra mezza schiacciata, mentre la guardiamo allibita...
" E' un po' come fosse colazione no?!"
"sì Ama', di farina collaterale con spolverata di ingordigia"
La prima supercazzola del 2014 è sempre bene sia fatta prima di andare a dormire.
Vabbè ragazzi notte, semmai ci si vede a pranzo. Se ci svegliamo tutti insieme, sennò in settimana.
Invece il primo eravamo tutti a pranzo insieme.
Ed è stato davvero un buon inizio dell'anno.


2 commenti:

  1. Ecco! Mi sgridavate tutti perché avevo smesso di scrivere!
    Bravi, avevate ragione.
    Proviamo scrivendo una parola dietro l'altra e vediamo cosa ne viene fuori :)
    Un grazie speciale a Mandino Gojanovic, che non mi abbandona mai e non mi perdona mai; ma che, soprattutto, odia i ringraziamenti. E quindi lo ringrazio. ;)

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    1. E brava Marta!!!!!!! In effetti sto blog era rimasto fermo da un pò......forza e coraggio che può ripartire! Comunque è stato un capodanno spettacolare, semplice, ma super divertente! E poi....vuoi mettere.....la Marta fa il caffè!!!!!!!! Questo vale? :)

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