martedì 18 marzo 2014

Ma che sonno

E' mezzanotte.
Ho sonno, sbadiglio, mi stiro e guardo di soppiatto il gatto, che in casa nostra, a seconda della posizione della coda, indica il momento del riposo.
Il gatto mi guarda di soppiatto perché in casa nostra, l'estensione delle mie gambe sotto il tavolo indica quanta voglia io abbia di dormire.
Guardo i gatto; il gatto mi guarda. Ci guardiamo con diffidenza e poiché io non ho ancora le gambe allungate e lui non ha alcuna voglia di muoversi, io incrocio le gambe, lui arriccia la coda.
Per ora non se ne fa di nulla.
Io continuo a cazzeggiare ( inutile usare inutili eufemismi, quello sto facendo) su fb, riscrivo un verbale lungo nove pagine che devo riassumere in sei, cerco di corrompere Ello a darmi un po' di patatine fritte.
Rifiuta.
E' ancora presente a sé stesso. Non è ancora abbastanza tardi.
Ma...attenzione...ci sono i primi sintomi di cedimento.
Alzo all'improvviso lo sguardo perché Ello legge ad alta voce un commento.
Ha messo Focus. Senza che me ne accorgessi...silenzioso e veloce. Se parlasse il serpentese potrei preoccuparmi...
Contemporaneamente inizia a pontificare sull'articolo di cui mi aveva letto il titolo.
Da un lato Apophis che si potrebbe schiantare sulla terra.
Dall'altra Ello che si getta in una spiegazione con approfondimento del tema dell'articolo, ardendo del sacro fuoco del giusto.
Apophis mi guarda attonita. Io rispondo con il classico sguardo "capisci a me".
Apophis passa largo.
Ad ogni modo torniamo a noi.
Sento un miagolare lontano, come venisse da un altra dimensione; un miagolare disperato. Mi alzo, guardo in tutte le stanze alla ricerca della fonte del miagolio. Il gatto dorme beato con coda arrotolata.
Torno in cucina al pc. Accorcio un paio di capitoli del verbale.
Sento nuovamente il miagolio fantasma. Seguendo il mio sesto senso abbasso lo sguardo, sorprendendo il gatto ciccione nell'improbabile posa di fingere un miagolio lontano con le zampe a coppa intorno alla bocca.
Il gatto avverte il mio sguardo incredulo.
Si blocca. Fa quello che fanno tutti i gatti quando vengono sorpresi sul fatto.
Si lecca la zampa guardando da un altra parte con elegante indifferenza.
Sì, perché, lo scopo del gatto ciccione è quello di incuriosirvi al punto di alzarvi. Voi vi alzate, lui si piazza improvvisamente a sasso davanti ai tuoi piedi, che tu raramente guardi mentre ti alzi e... TAPAM!
ti trovi a ringraziare il cielo di essere un collezionista di mobili, poiché non lasciano alcun margine di caduta con conseguente rottura di ossa. E per ossa intendo ossa a caso, sparse e possibilmente di varia grandezza e funzione.
Eccoci, ora si passa ai meteoriti e alla possibilità che il nostro pianeta possa cambiare all'improvviso grazie a comete assassine.
Ritento il jolly patatine mentre il mondo "accetta l'idea che la vita possa essere annientata da un asteroide".
Il jolly funziona.
Mi chiede se ho dato il via alla lavastoviglie. E' ovviamente vicino alla perdita dei sensi.
Dopo che una cometa si è "schiantata" su Giove, si è deciso di monitorare i vari meteoriti e/o oggetti vaganti che ci girano intorno. Arieccoci, è sempre Apophis che gira intorno guardandoci attentamente, aspettando un accenno di distrazione da parte nostra.
Crunch Crunch. Patatina.
Focus termina dicendo che la terra è il posto più pericoloso in cui vivere.
Pubblicità di un auto in cui, siccome è molto spaziosa, infilano un cane fradicio che si scuote subito violentemente e tutti che ridono perché è natura.
Tutti ridono. Il benzinaio dietro casa si strofina le mani mentre calcola quanto guadagnerà a pulire la macchina da 7 litri d'acqua lanciati da un cane che si scuote a mach 5.
A Law&Order, un programmatore spiega ad Olivia che la tipa non era spaventata finché non ha tentato di baciarla.
Dura la vita del programmatore.
Insomma, va bene che sto cercando di prendere sonno e quindi metto programmi che un po' rincoglioniscono, ma qui si esagera!
Prima di tutto se la terra è pericolosa per viverci muovete le chiappe e terraformate Marte; se i programmatori non riescono a baciare una tipa non è che poi lei muore e si prende un barbone a caso per strada per incolparlo del delitto.
Crunch Crunch.
Il gatto tenta di stirarsi. Correggo: il gatto finge di tentare di stirarsi e mi guarda di sottecchi.
Capisco. Gioca a "chi si muove paga la mossa", che nel suo caso è averlo fra le balle con la coda accanto all'orecchio per tutta la notte e, se osi rimettere dentro le coperte il braccio nel tentativo di scongelarlo, miagolare in maniera sommessa e fastidiosa, che suona come "gnegnegnegne" fatto con la vocina  dispettosa di chi ti fa il verso di nascosto.
Rendo l'idea?! Spero di sì, perché è esattamente il tono che usa.
Non mi muovo.
Guardo Ello. Il suo fare concentrato, la mano che copre la bocca mentre immobile scorre le pagine di fb, lo sguardo teso e gli occhi socchiusi con fare sicuro mi fanno capire che sta inequivocabilmente dormendo.
Poi scoppia in una risata isterica.
No. Non stava dormendo era veramente concentrato.
Mea culpa mi cospargo il capo di cenere e per dimostrargli che ancora lo amo mi faccio versare un bicchier d'acqua.
-Ti perdono- dico dolcemente
-E di che?! Che ho fatto?!- mi guarda sconvolto.
-Niente-
Sempre bene instillare il dubbio di un'inesistente colpa.
Annoiata mi stiro (io davvero).
Mi guardo in giro.
Alla mia sinistra mi sorprende un maialino di plastica. Un regalo di una carissima amica che ha premesso "non è per l'uso, è perché mi sei venuta in mente tu".
Prima gaffe.
Il maiale è di quelli che fa casino se apri il frigorifero.
Seconda gaffe.
Ma si sa, negli anni le amicizie si allontanano. E poi muoiono. Improvvisamente.
Succede.
Il maiale mi guarda con aria di rimprovero.
E allora si sa, certe amicizie si riavvicinano. Così; casualmente. Risorgono verso Pasqua. Il perdono della colomba.
Il perdono del maiale in questo caso.
Mentre il pubblico ministero più mestruato di Law&Order afferma con tono beffardo che l'imputato è un demente, decido che è il momento di andare a dormire.
Mi giro. Ello sta studiando attentamente un test QI.
O che si fanno i test QI alle due di notte?! Che vuoi che ne esca fuori?! Che hai il cervello di un pulcino implume. E bagnato. E tisico. E che non è nemmeno carino.
Sospiro.
Devo andare a letto e non ho voglia di mollare la tastiera ed interrompere la scrittura. D'altro canto non posso mica fondermi con il falso legno della sedia e diventare un essere metà plastica e metà finto legno. Perché siamo ciò che mangiamo e noi mangiamo plastica da anni ormai, ergo...
Il finto legno però è bello, davvero, scuro come piace a me. Perché chiaro non era in tono con tutti gli altri toni dei mobili di cucina.
Devo ancora decidere di che colore sceglierò il prossimo mobile di cucina. Pensavo noce. E' l'unico che ancora non ho.
In cucina.
In casa, da qualche parte, ne dovrei avere uno.
Via basta.
Vado a dormire. Non perché abbia minimamente sonno, ma perché domani dovrei essere a pranzo da mia nonna ed è fondamentale che sia nel pieno possesso delle mie facoltà mentali.
Perché mia nonna è più lucida e sveglia di me, quindi se voglio essere all'altezza e non fare la figura della zucchina devo avere sulla schiena almeno un otto ore di sonno.
Ma soprattutto, dopo il trailer del seguito di 300 non sono sicura di voler più stare nella stessa stanza del televisore.
Quindi mi alzo, faccio un inchino, mi tolgo il cappello, vi saluto e vi auguro una piacevole notte.





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