domenica 9 marzo 2014

Nevrosi onirica

Tutti i miei amici sanno che io ho sempre avuto un'intensa se non inusuale attività onirica. 
Bisogna però dire che c'è un limite alla sopportazione.
Non so se vi è mai capitato di fare 3/4 sogni indipendenti l'uno dall'altro in una notte.
Oppure avere uno di quei sogni che sembrano avvolgerti come una ragnatela, da cui per quanto tu sia sveglio non riesci ad uscirne.
A volte ti svegli, vedi la tua casa, la camera, senti la realtà che ti abbraccia - Tranquilla non ti preoccupare, ci sono io qui con te, non sei più sola contro il buio!- ma non è abbastanza. Il Sogno di aggrappa, ti tiene per le spalle mentre tu ti getti avanti in un inutile tentativo di fuga.
Ma a quel punto il sogno ti cinge per la vita e ti tira a lei. Dall'altra parte la realtà, che nel tentativo di salvarmi mi tira per le braccia!!! 
E insomma voi due!!!
Trovate un accordo! Io non posso certo stare tutta la notte a sentirvi litigare mentre io cerco di riprendermi la mia pace.
Un'ansia!
E quindi mi alzo, vado in cucina, mi bevo un bicchier d'acqua e torno a letto.
Sono lì che se la ghignano i due, si danno pacche da vecchi amici.
Li guardo con gli occhi a mezz'asta. Male.
Si girano, tossicchiano e guardano intorno imbarazzati. Sembrano i miei gatti quando sanno benissimo di aver commesso qualche grave crimine contro la mia persona o le mie proprietà.
-Posso tornare a letto?!-
-Ehm..certo, prego prego, noi tanto stavamo andando...-
-Ecco grazie-
So benissimo che dietro la schiena mi fanno versacci, ma non me ne curo.
Torno a letto. Le lenzuola sono avvolgenti e faccio subito il baco. Avvolta dal calore del piumone riesco a scivolare subito nel sonno, cosa, per la mia persona, molto rara.
Pochi minuti (?) e plufff!!! Eccomi rituffata in un altro sogno vividissimo.
Colori turbinanti, voci confuse e sovrapposte; la musica intorno è allegra, popolare, stradine e barrocci. Un mercatino, gente che balla...il posto è bello.
Una casa bianca, di quelle vecchie che puoi trovare nel centro di Firenze.
Invece Questa casa all'interno è enorme - ovvio sto sognando - stupenda, una casa semplicissima, con le stanze dal soffitto basso, interamente bianche, con tende bianche; sembrava una casa che ho visto in sicilia, sul mare. Bellissima.
Ed è piena di persone.
C'è qualcosa che non va. All'improvviso. So che non va qualcosa e so che è un sogno (vi sarà capitato anche a voi).
Ci sono tre persone, che sono in realtà una sola. Forse tre aspetti di quella persona. Naturalmente la conosco, poche volte mi è capitato di chiedermi "ma chi era quello?!".
Perché ovviamente quando un sogno ti avvolge e ti coinvolge più del dovuto, quando riesci a svegliarti ed uscirne, la prima cosa che ti chiedi è quali erano gli elementi "particolari". Lo facciamo tutti.
Anche le persone più razionali. Il sogno è un terreno, forse l'unico, realmente comune a tutti e con cui tutti hanno un rapporto realmente intenso.
Le persone più razionali affrontano la questione in maniera logica. Ne cercano il significato e spiegano qualsiasi elemento mettendolo in relazione alla loro realtà quotidiana. 
Altri cercano i messaggi, le interpretazioni, i segni. E va bene lo stesso.
Ognuno deve gestire i propri sogni ed i propri risvegli.
Ad ogni modo.
Questo sogno termina ed immediatamente mi ritrovo sott'acqua! Sott'acqua?! Cosa ci faccio qui?!
Ovviamente è tutto molto scuro..provo una sensazione di profondo, di primitivo, allo stesso modo molto rassicurante, forse un ricordo del grembo materno ( parte razionale ), forse la voglia di pace che si trova nel silenzio dell'acqua. Fatto sta che è tutto verde, blu, terra, solo che sembrano..di pongo..sapete quel senso di pongo liquido?! Come se qualcuno lo avesse spalmato e mischiato in alcuni punti.
Come quando invece che usare gli acquarelli usiamo il colore sulle dita in quantità inimmaginabili e creiamo mondi a righe, con rilievi e montagne colorate, su cui poi spalmiamo (perché no?!) alberi ipotetici, volti confusi e all'improvviso ecco qua: un perfetto paesaggio sottomarino, nel quale la sottoscritta si ritrova a sguazzare allegramente. Poi BAM! Luce e sensazione immediata di "asciutto".
No! Stavo bene nell'acqua.
Niente. Sono in un..boh..ma cosa è?! So solo che il silenzio rassicurante di prima è stato (ahimè troppo velocemente) sostituito dal mercato di prima. Ma insomma! Un po' di coerenza! 
Detto fatto. Davanti a me compare l'ingresso di una piscina, acqua trasparente, bambini e persone felici e intenti a giocare in acqua schizzandosi, tossendo e ridendo.
Eppure l'acqua sembra..vuota..come se ci fosse sempre abbastanza spazio per nuotare in libertà.
Questo perché adoro nuotare (in mare è sicuramente meglio) ma detesto condividere l'acqua con troppe persone, anzi se devo essere sincera mi piace allontanarmi e stare nel silenzio, ascoltando solo il rumore delle onde, sperando nella magnanimità delle meduse. Egoiste! E richiudo la finestra.
Ad ogni modo questa piscina è fantastica. Sembra un pezzo di mare tutto mio. 
Mi sveglio. Ma perché! Per una volta che faccio un sogno rilassante, per quanto confuso lo ammetto, mi sveglio così all'improvviso?!
Ma che modi sono!
Insomma io voglio tornare là!
Chiudo gli occhi, mi concentro e faccio nuovamente il baco. Ecco..afferratoNOsfuggitoRiafferratoNOscivolafraledita! Oddio sembra quasi fatto di garza..un sogno di garza che strano..curioso. E mi addormento. Ma non sono più là.
Sono nel buio. 
Se da una parte il buio mi ha sempre dato un senso di conforto, di appartenenza, allo stesso modo ad un certo punto deve subentrare il colore. E' come la necessità fisiologica di respirare, dal buio qualcosa deve uscire. Magari, ecco, qualcosa senza denti, o enormi occhi sarebbe meglio...
Ed eccomi in una sala, con seggiole di vimini e un tavolo molto simile a quello che avevano i miei genitori in salotto. La casa è in penombra. Perfetto! Ho il buio ed ho il colore.
Sì, decisamente perfetto direi.
Adesso devo capire cosa ci faccio qui. 
Questo sogno è così vivido da sembrare solido, ma so che è un sogno e questo è un passo avanti.
Mi giro e cosa vedono i miei occhi?!
Libri! Libri su libri!
In biblioteche, sui tavoli, per terra a formare colonne! E' meraviglioso! Libri nuovi e vecchi che si abbracciano l'un l' altro! 
E penso - è stupendo! sarebbe bellissimo avere così tanti libri e messi in questo mod...-
Mi sveglio. Occhi spalancati. Li chiudo. Prendo fiato. Riapro gli occhi mugugnando.
Disfo il baco. Guardo l'orologio; sono le nove.
Mi alzo e mi incammino verso il salotto.
Libri su libri. A formare colonne, ad abbracciarsi l'un l'altro su librerie e scrivania. 
Peccato. Non è un bellissimo sogno.
E' il mio stramaledetto salotto pieno dei libri dei miei nonni genitori e chissà chi.
Chiudo gli occhi. Tiro un sospiro carico di sopportazione e senso di resa. Mi giro. Torno a letto.
Il primo sogno che mi capita lo prendo a calci nel didietro.
Mi basta il ricordo del mio salotto.
Ecco qua, la mia nevrosi onirica nasce da realtà polverose. Mistero risolto. 
Bravo hai vinto un mappamondo (cit).


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