giovedì 14 giugno 2012

Caffè e odore di cera

Caffè dunque.
Il caffè rappresenta l'aroma di fondo della mia vita. Il primo caffè l'ho bevuto quando avevo sei anni circa.
Beh, caffè non è proprio la giusta definizione. Era acqua in cui mia nonna aveva versato forse una goccia del suo caffè. 

Mi ricordo che le chiedevo sempre di darmene un po', perchè mi sembrava una cosa speciale, da grandi.
Penso di averla presa per sfinimento. Mi dicono che ero bravissima in questo.

Mi ricordo l'emozione che provai come fosse ieri. Mi ricordo perfino come ero vestita! E come mi sentivo importante!
Mi rendo conto quanto possa sembrare sciocco. Eppure per me era emozionante! Bevevo il caffè come i grandi! Una conquista a sei anni! 
Oggi ci ripenso e sorrido. E mi rendo conto che il caffè dopo quella volta non mi ha più abbandonato. Mi ha accompagnato per tutta la mia vita e lo ritrovo in ogni bel ricordo e, mentre ricordo, ne sento sempre l'odore.
Lo sto bevendo anche ora se è per questo.
Appunto.

E poi c'erano le candele, l'odore della cera! Per me era inebriante e da adolescente si associava (solo in camera pena la morte) all'odore del caffè. Quando ero piccola invece se saltava la luce si tiravano sempre fuori le candele (quelle orride bianche che sembravano vecchie di cento anni, con lo stoppino che ti guardava affranto e pieno di vergogna) ed io mi ricordo che mi divertivo a girellare per casa con mia sorella alla ricerca di chissà cosa....ma era sicuramente qualcosa di misterioso.
Di conseguenza da ragazzine in camera nostra c'erano candele di tutti i tipi, invariabilmente accese, come se senza la loro luce tutto fosse più buio. 
Ed ovviamente, come tutti, scioglievamo le candele su una bottiglia vuota di JD o Porto (che faceva al tempo molto poeta dannato) e le accendevamo quando studiavamo, come se la candela aiutasse a concentrarsi....in realtà ti sentivi molto romantica e oscura, avvolta in questa struggente atmosfera, carica di aspettative emotivamente e fisicamente percepite.
Che farci..è l'adolescenza.
Ad ogni modo io mi ricordo benissimo che questi due elementi per molto tempo sono andati a braccetto. 
Per molto tempo intendo 31 anni. 
Dai sei in poi, come vi ho raccontato.
Le candele invece le accendo raramente, ma le bottiglie le faccio ancora, con ironica disperazione di mio marito...che comunque si divertiva a fare il poeta dannato a vent'anni e non certo con fini letterari, quindi faccia poco lo spiritoso.
Non so se per voi il caffè abbia lo stesso significato che ha per me, ma sicuramente quelli di voi che ne sentono l'odore nei mobili e nei muri sanno cosa intendo.
E ancora oggi quando vado da mia nonna e prendo il caffè con lei mi sento come allora...

3 commenti:

  1. Marta, mi sono quasi commossa. Che bella l'idea del caffè. Azzeccatissima, per altro.
    Qui a Barcellona, a volte i miei amici spagnoli (o comunque non italiani) restano allibiti, perché, da brava italiana, per me qualsiasi ora del giorno e della notte è sempre l'ora per un buon caffè, senza timore alcuno di insonnia. Quando capita, io sono solita rispondere: "Ah beh, ma dovreste vedere la mia migliore amica! Quando vado da lei, a qualsiasi ora arrivi a casa sua, lei prepara IL PRIMO caffè. Cioè, la prima caffettiera. Se siamo in quattro, la dividiamo in quattro, se siamo in tre, in tre, altrimenti ce la scoliamo lei ed io. A casa sua c'è sempre una caffettiera nei paraggi dei fornelli."
    Continuiamo a prenderci i nostri caffè anche quando parliamo a distanza, tipo in skype, in videochiamata, ma anche prima quando ancora ci si sentiva solo per telefono. Tipico:
    "Aspetta che mi verso il caffè!" Ti seguo a ruota, è irresistibile! Tu da una parte con la tua tazzina, io dall'altra con la mia.
    Ti voglio bene mimma, sono arrivata da un paio d'ore qua a casa a Bcn.

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    1. Grazie! Sono felice che ti sia piaciuto! Questo perchè sei una delle poche persone che conosco che capiscono il vero spirito del Caffè!!!
      E poi il fatto che tu sia la prima persona a commentare il mio post.....mi rende felicissima...infatti sono qui che sorrido come una mentecatta allo schermo....meglio che smetta...non vedo l'ora di bere un altro caffè con te!
      Abbraccio!

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  2. Marta non ho parole! Tutto ciò è bellissimo e di un calore spaventoso (in senso super positivo eh!). Poi beh... posso dirti che la presentazione ha già detto tutto: caffè, candele... insomma, fantastico!!!
    Il caffè è qualcosa di mistico per me, anche io ho molti ricordi nonna-caffè! In particolare il caffè latte che prendeva sempre a colazione, anzi, che prende tutt'ora. Ma come dici tu, da piccini si vede tutto in maniera diversa e molto più "magica"!
    Purtroppo ho una mezza intolleranza alla caffeina e quindi pur amando alla follia il caffè... sia nel gusto, che per il gesto... purtroppo devo fare attenzione a non esagerare, se non voglio passare mezz'ora al bagno :)
    Dunque il caffè diventa un rito ancora più speciale, non potendone consumare quantità industriali tutte le volte che voglio... lo riservo per le occasioni speciali, così da poterle ricordare e assaporare ancora meglio. Per esempio: il primo e l'ultimo giorno di vacanza, magari davanti ad un bel panorama, oppure durante una serata di quelle "tra amiche".... o semplicemente a casa, in un pomeriggio di pioggia in cui mi sento particolarmente bene, mentre leggo un libro e accendo qualche candela!
    Spero di venirti a trovare presto e di poterci fare una bella chiacchierata mentre ci beviamo una tazza immensa di caffè (momento speciale!!) Un bacio grande grande, ti voglio bene!!

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