martedì 19 giugno 2012

l'odore della carta non si scannerizza.

In tutte le foto che ho, comprese quelle in cui ho un anno, sono circondata da libri.
Nella mia prima casa, le pareti del salotto erano costituite interamente da libri.
Il loro odore impregnava l'intera stanza. Io adoravo stare in salotto.
Mia mamma mi raccontava che una volta, con disperazione di mio babbo, mi avevano trovato a mangiare un libro.
Oddio, mangiare non è proprio la definizione giusta. Non avevo i denti....mi immagino le condizioni del libro.
Questa la scena...mia madre che si gira mi vede e urla un materno "Marta no!!", mio babbo che, vittima dell'ansia da prima figlia, corre in salotto vede lo spettacolo e si blocca.
Guarda me. Mia mamma. Me.
Io guardo lui e faccio un sorriso beato. In mano un libro liquido.
Immagino la scena tipo fumetto, con mio padre che si straccia le vesti e si strappa i capelli e mia madre che nasconde un risolino sotto la mano.
Perchè è ovvio che non riuscirà a dirmi niente di più grave di un "non si fa, dai il libro a papà".
E cosa fa una qualsiasi bambina di un anno?  Fa come i gatti.
Gli porge tutta contenta il cardellin....ehm il libro, soddisfatta del suo lavoro.
Sorriso tirato di mio padre, lacrime di sangue che gli scorrono sul viso.
Eheheheh, bel ricordo. Per me.
Poi mi ricordo che nella seconda casa i libri erano ( l'esperienza insegna) stati relegati nello studio del babbo. Ultimo piano del castello. Per arrivare una scala stretta e buia.
A guardia dell'ingresso due quadri che ancora oggi mi creano un certo disagio.
E cavolo!!!! Va bene tutto, ma avevo un anno, sant'Iddio!!!! Quante storie! Che diffidenza! A sette si sviluppa una certa coscienza!
Ad ogni modo nel bunker di carta mio padre faceva puzzle. Puzzle di tipo 2500 pezzi che avevano la dimensione di un chicco di sale. Mai capito come la cosa lo rilassasse. Nel bunker di carta mio babbo leggeva la carta.
E in quello studio piccolo e stretto, l'odore della carta era inebriante....ve lo ricordate l'odore della carta?! Non quella di ora,  quella dei vecchi libri. Un po' ingiallita (un po'?!) più spessa. L'odore dell'inchiostro letteralmente impresso nella e non sulla carta.
Mi ricordo un libretto di mia mamma, di quando aveva tipo vent'anni, di Lyala.
Si legge a fatica.
Le pagine sono spesse. La copertina, che avrebbe voluto essere un rosa antico, a tutt'oggi sembra solo un rosa invecchiato. Male.
Il carattere!!! Credo che il carattere usato per scrivere quel libro nemmeno esista più. O forse sì. Riproposizione vintage di un passato vivissimo.
Con le "p" spostate. Le "e" inchiostrate male....tutte....che meraviglia.
Poi libri che risalgono al pleistocene della letteratura, le cui pagine, al contrario, sembrano carta velina....con una stampa minuscola...puffica...quasi illeggibile, ma precisissima. Con accanto appunti scritti in una calligrafia perfetta, di altri tempi, la calligrafia precisa di mia nonna, non andava ne sopra ne sotto, dritta come un fuso.
Mia nonna ha novantuno anni e scrive dritto.
Io trentasette e per andare dritto probabilmente mi dovrei fare di valium.
Libri di storia, filosofia, libri che allora erano considerati "spinti" e adesso fanno ridere i polli....c'era un libro di vignette "spinte", niente sottintesi, schietto. Mi facevano ridere i disegni.
A sette anni tre uomini e una donna che esclamano "toh, guarda tuo marito" non lo capivo.
Un ragazzino di oggi ci chiederebbe quando arriva la parte spinta.
Questione di punti di vista.
Nella terza casa raggiungere lo studio era ancora più difficile. Mio babbo aveva posto una barriera psicologica fra noi e lo studio. La versione goliardica del Dottor Xavier.
Allora, era in fondo alla casa, alla fine di un corridoio. All'inizio del corridoio, sulla sinistra, c'era la stanza degli armadi (ho sempre odiato i vecchi armadi, sapevano di mostri in agguato). La porta era socchiusa abbastanza da far intravedere i mostri, ma non abbastanza da mostrarti la loro natura lignea.
Okkei, qui lo dico e qui lo nego.
Il pezzo di corridoio davanti alla porta....lo saltavo! Ahahh
Giuro, lo saltavo, non volevo passarci davanti, perciò saltandolo....
Ma...davanti all'ingresso dello studio...ariecco le due donne che si fissavano da un lato all'altro.
Una era più grande con una faccia acida che ho rivisto in poche persone. L'altra sembrava una ragazzina dallo sguardo infinitamente triste.
Era evidente.
Una era la matrigna, l'altra la povera figliastra. Dai, non ci voleva mica l'ispettore Derrick eh!!
Ed eccomi nuovamente nel magico mondo dei libri!!! Odore di carta!!! C'è chi si fa di coca e si brucia il cervello, chi ama i libri e lo espande a dismisura....e paga pure meno.
Okkei torniamo a noi.
Appese alle pareti dello studio, davanti alla biblioteca, c'erano le spade di mio babbo.
Che poi, capisco ora la presa di giro, mi diceva sarebbero state la mia dote di nozze.
Ora...spade come dote....fa brutto. Ma mio padre aveva uno strano senso dell'umorismo.
Sapeva che prima o poi questa cosa sarebbe saltata fuori con il futuro sposo!
"Sai che mi ha dato mio padre per i'matrimonio?!"
"Dimmi amore"
"Du' sciabole e tre fioretti"
Ma dai, ma ti pare il caso?!
A mio babbo pareva.
Ultima casa.
Quella dove ho vissuto fino ad ora.
Biblioteca a parete e a soffitto per una parete del salotto. Biblioteca a parete e soffitto nell'ingresso che porta alle camere. Biblioteca a parete e soffitto in quella che era camera mia e di mia sorella.
Idem per quella di mio fratello.
Idem per camera dei miei genitori, idem per il bagno del babbo, idem per il bagno grande.
Dimentico qualcosa?!
Ah, certo! Biblioteche simili in tutta la cantina.
Vabbè, ma in cucina non c'era! Non siamo mica fanatici!
La verità è che non posso farne a meno.
Io ho comprato e annusato libri fin da quando ho potuto farlo. E prima me li facevo regalare. Natale? Libro.
Oppure leggevo i libri dei miei genitori. Libri, fumetti, qualsiasi cosa.
Linus, Martin Mystere ( poi DD, poi Dampyr, poi tutto il resto nel mezzo, poi i giapponesi e blablabla avanti così). E intanto anche i "libri veri", non ci facciamo mica mancare nulla, neh?!
Poi io e mia sorella abbiamo scoperto il mondo fantasy. Addio.
Nel frattempo ovviamente continuavamo a leggere i libri dei nostri genitori.
Ma scoprivamo via via i nuovi autori, alcuni dimenticati al loro posto, perchè non trasmettevano altro che parole; altri eletti a "i libri sempre davanti" perchè al contrario trasmettevano tutto. (n.d.s. i "libri sempre davanti" sono quelli che devi avere sempre a vista, perchè, come la copertina di Linus, ti fanno sentire a casa e protetta).
Compreso l'odore.
Ho dei libri di cui ho comprato una seconda copia da tenere come collezione, perchè la prima mi si sta sfaldando tra le mani tanto la ho riletta.
E anche se lo so a memoria, ogni volta che lo inizio dimentico tutto, mi lascio rapire, affascinare. Seguo l'odore della storia e dei sentimenti.
Cosa manca ora in casa mia "mia"!? Biblioteche.
Sì, perchè ci sono i miei libri. Quelli del mio compagno. Quelli che ho intenzione di reclamare come miei dei miei genitori. Quelli che comprerò. Due o tre su cui ho messo gli occhi settimana scorsa...
Eh, insomma ci vuole un po' di elasticità!
E, naturalmente......voglio i quadri da guardia!!!
Quelli che mio fratello ha nascosto perchè inquietano chiunque :D
Visto che ancora qualcuno chiede ingenuamente "me lo presti?! Poi te lo riporto".
MAI.
I miei libri non escono di casa. MAI
Ti ospito più volentieri due settimane. Fatti 'no studio in casa mia, usa il mio caffè, bevi il mio latte e già che ci sei lava i piatti (eh oh, mica puoi usare il mio caffè come fosse niente), ma non porterai mai un libro fuori da casa mia.
E' successo una sola volta. Avevo 22 anni. Ho prestato un libro (attenzione ricordo anche quale) "L'ombra della Luna", che mi aveva regalato mia zia (e non ho mai avuto il coraggio di dirglielo). Non è più tornato.
Non l'ho più ricomprato.
Babbo mi aveva sempre detto che i libri non dovevano uscire di casa, perchè raramente tornavano. E' di carattere, a loro piace girare di mano in mano. Una volta fuori di casa sono del mondo e tu devi fartene una ragione.
Sì, ho capito, mamma che palle, ma siete fissati!
Bah, potrebbe anche darsi....
Eppure entrate in una libreria. Anche di quelle piccole. O in una biblioteca.
In edicola. Dove vi pare.
Io, in mezzo ai libri sento sempre una sensazione di pace. Un mormorio di fondo, come se ogni libro raccontasse piano piano la sua storia; quasi fosse una specie di selezione naturale. Il tuo orecchio percepisce e sceglie.
Sembra quasi magico, vero?! E se fosse così?!
Quando siete in mezzo ai libri, ascoltate. Ma soprattutto annusate, perchè forse è vero che presto tutti i libri saranno "on-line", leggeremo comodamente in rete, gratis, quello che avremmo letto scomodamente cercandolo in varie librerie per poi pagarlo un capitale, a meno che non sia a sconto in edizione tascabile.
Ma ricordatevi bene, fino ad allora girate per le librerie, lascaite che i vostri polpastrelli leggano attraverso la carta. Lasciate che i vostri occhi si spalanchino sul magico mondo dell'inchiostro.
Siate l'odore del libro. Godetevi la pausa sul divano, sulla poltrona, a letto, in bagno, dove vi pare! Fate vosro quel momento in cui dite "finisco il capitolo e arrivo!".
E naturalmente il capitolo va avanti per altri due, ma questo è un vecchio trucco da lettore incallito.
Non dimenticate il rumore delle pagine che girano. 
Insomma leggete finchè potete! Finitevi occhi e narici! E ricordate bene quello che vi dico.
L'odore della carta non si scannerizza.

3 commenti:

  1. A tre anni chiedevo alla mia mamma cosa c'era scritto sulle bottiglie dell'acqua, sulle confezioni delle pasta, sui cartelloni pubblicitari, sui tombini, sulle macchine... su TUTTO! Puoi dunque capire che il mio amore per le lettere ben shakerato assieme alla mia curiosità ha generato un cocktail di amore folle per la lettura da quando avevo circa 4-5 anni! Amore che tutt'ora non mi ha abbandonata, grazie a dio!!
    Ed a proposito di vecchi libri, un giorno passeggiando per Asti, ho trovato in una bancarella di libri usati un libro. Anzi, IL libro. Mi correggo ancora, IL MIO LIBRO. Stampato nel Maggio del 1943 (nonno Adriano aveva la bellezza di 10 anni ed ora ne ha 80, quindi facciamoci due conti...) Autore tedesco Theodor Kroger - trama: prima guerra mondiale, morti, tanti morti, sangue e neve, battaglie, le amate lettere e non gli sms di sto cazzo, pace poi guerra, poi di nuovo pace e di nuovo morti, insomma una cosa che ti stringe davvero e non riesci a staccarti da quelle pagine gialle... il tutto coronato e raccontato dall' amore travagliato di due poveri cristi che vogliono solo stare assieme per tutta la vita.
    So che i libri non devono uscire di casa, hai ragione... ma di te mi fido e un giorno te lo porterò.
    Il titolo?
    ALEXA

    Tutto detto....

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