domenica 24 giugno 2012

Tavole e vernici

Come vi ho già detto, io credo che i colori ci salveranno tutti.
Disse la maga Magò....
Ad ogni modo....
Sabato pomeriggio, siccome non mi faccio mai i fatti miei, ho riportato alla nostra attenzione il fatto che non trovavo una biblioteca che mi piacesse, o meglio, che mi soddisfacesse.
Ci sono biblioteche estremamente belle in giro. Più care di quello che è il loro reale valore, ma belle e ad ogni modo non siamo qui per cercare l'offerta migliore.
Se comunque ne avete una......dai, via, non distraiamoci.
E girellando nei dintorni di casa, guardandomi intorno senza vedere niente, come mio solito, penso "ma se me la facessi io la biblioteca?".
Ideona eh?! Ve l'ho detto che non mi faccio mai i fatti miei. A volte, giuro, non mi sopporto!
E, poichè non ero ancora soddisfatta della mia ideona, ho ben pensato di esprimerla ad alta voce, sull'onda dell'entusiasmo che nasce in me ogni qualvolta sto per infilarmi in una situazione nella quale non sarei mai finita se fossi capace di dominare la mia impulsività. Ma non l'ho mai saputo fare e quindi esclamo. Io esclamo sempre quando mi trovo in questo stato di grazia....
Immaginate ordunque questa scena:
Vedete una persona, che già di per sè appare poco normale,  (impressione rafforzata dal fatto che ha i capelli viola) la quale, senza apparente motivo, davanti ad una vetrina del tutto anonima, si illumina (letteralmente), si gira con foga verso il povero compagno che già solo vedendo lo sguardo presagisce la tragedia, ed esclama:
" Celapossiamofarenoilabibloioteca! Conillegnoicolorie..." dicendolo esattamente come l'ho scritto. Senza fiato, niente pause fra una parola e l'altra. Le persone illuminate non respirano.
A quel punto si ferma e guarda il suo compagno che sorride estatico.
"Che c'è, che ho detto?!"
E lui sorride. Estatico. Sorride.
E tu capisci che è una paresi nervosa.
Ma poichè Ello ti conosce, continua a sorridere e, con il tono serafico che lo contraddistingue in queste occasioni (sapendo che è anche l'unico che può forse fermare il fiume in corsa dell'illuminazione) dice:
" Amore, si può fare, ma dobbiamo decidere i colori, dobbiamo vedere quanto costano le assi di legno, come fissarle al muro...."
Naturalmente io sono già dentro il negozio che consulto lo stesso commesso a cui avevo chiesto se era possibile ricavare una biblioteca modificando la macchina di Paperino a pedali per i bambini.
La macchina di Paperino (313) ce l'ho in camerina. Ci sto ancora studiando.
Chi è stato a casa mia può confermare.
Ero nel negozio già ad  "Amore, si può fare.."
Se si può fare! Cosa sto ad ascoltare oltre. Lo hai detto tu. Si può fare.
Non perdiamo tempo! Devo vedere! Azione, santi numi! Guarda le tavole, guardaguardaguarda, questi sono i colori! Fichissimo, un mare di pennelli! Guardaguardaguarda (lo dico davvero non è un artificio letterario) ci sono le bombolette spray per il metallo!"
Ma se le assi sono di legno......
Ma le bombolette spray sono fichissime.
E avanti così.
Mentre cerca di mettere un freno all'entusiasmo ormai traboccante della mia persona, vede un commesso suo amico.
Ma lo ho visto anche io!
Sento un gemito...da dove verrà?!
Mi muovo sicura e sorridente verso l'amico commesso che mi dirà esattamente ciò che voglio sapere e all'improvviso mi rendo conto che il compagno ninja si è materializzato in mezzo al corridoio, frapponendosi fra me e l'amico commesso.
E' sgusciato via silenzioso e tagliando per i vari corridoi del negozio, di cui Ello è noto frequentatore, compare davanti a me con un sorrisetto soddisfatto alla Poirot.
Socchiudo gli occhi, tentando di intimorirlo.
Non funziona. Lo sapevo, ma dovevo tentare,
"Mi raccomando" dice.
Andiamo quindi dall'amico commesso, e io dico che volevo farmi da sola la biblioteca, con le assi di legno e colorarle...e lui mi guarda e sorride.
Dio, ma che vizio antipatico! Ma perchè quando ho un'idea sorridono tutti?!
E poi fa "aaaahhh ma è per la macchinina di Paperino?"
Ah ah ah.
Lo guardo sorridendo da dietro i canini.
" No. E' un'altra"
Il sorriso si infrange, ma regge. Ammetto che sa fare il suo lavoro. Gli concedo il mio rispetto.
Guardo il compagno. Ello ridacchia perchè sa che morirà appena fuori la porta del negozio.
" L'hai detto a tutti!" esclamo indignata.
" No, a tutti no" cerca di difenderlo l'amico commesso.
Gli soffio.
"Ok, comunque, io voglio farmi la biblioteca come piace a me". Guardo Ello, incaricandolo di esporre la mia brillante idea. Come quella della macchina di Paperino. E verrà una biblioteca bellissima, per inciso. Intanto pensiamo a questa.
Ello spiega: " Allora" sospiro" lei ha un'idea di come la vuole, ma questa idea si svilupperà solo mentre girella per il negozio, vedendo cose e applicandole mentalmente alla sua idea di biblioteca, per la quale sicuramente troverà tutt'altra soluzione, mentre io cercherò di seguire il filo dei suoi pensieri per quanto qualsiasi tipo di droga riuscirò a reperire mi consentirà, in sostanza la domanda è: come faccio a spendere poco?! O a non dover comunque donare il plasma?!"
"Esatto!" esclamo. Sono ancora nella fase esclamativa, nonostante si siano burlati della mia macchina di Paperino. Ello si spiega benissimo.
" Beh si potebbe usare lo scheletro di metallo"
Penso subito a Wolverine e mi illumino.....guardo Ello.
Ello legge nei miei pensieri.
" Non è come lo scheletro di Wolverine"
" Ah ah, non stavo pensando a quello!" E lo guardo con il cipiglio più fiero che riesca ad assumere.
Mi rendo conto di sembrare ridicola.  "Lo so che l'adamantio non esiste".
Metto il broncio e seguo Ello e l'amico commesso verso quello che io chiamo il reparto ferrigno, perchè non mi viene mai la parola ferramenta.
" Ecco. " mostra lo scheletro" Vedi, fissi al muro i ritti e poi ci agganci questi che sostengono la struttu..."
" ECCO!!!" dico tutta contenta adesso " guardaguardaguarda, ti spiego io è come quelle che aveva il mio babbo nel laboratorio, che poi ora sono nel corridoio a casa dei miei, ricordi?!E in camera, hai presente?!"
Scodinzolo tutta soddisfatta di me stessa.
E sorrido aspettando il biscottino!
L'amico commesso annuisce "brava, proprio così" e guarda Ello stupito, come a dire che di una donna che si intende di 'ste cose c'è da essere ben orgogliosi! Ello mi guarda. Io scodinzolo.
"Ok, biscottino. Dopo."
Yeeeeeee!!! Dopo andiamo a prendere il gelato!
Allora. Mentre gli spiego come risulterà alla fine lo scheletro di Wolverine, mi viene in mente che avendo più colori si possono inventare più soluzioni. Che abbiamo bisogno di mensole di colore neutro, da scartare e poi colorare.
E che sarebbe carino farci sopra un motivo anni '60, anche la colomba della pace psichedelica, anche un disegno liberty, un pavone, le stagioni.....
Prendo tutto ciò che mi serve ( e anche quello che potrebbe servirmi), vado alla cassa e pago.
Ello sta piangendo lacrime di sangue. Naturalmente sono di gioia. Per quale altro motivo piangerebbe?!
Dopo il biscottino, torniamo a casa.
Prendiamo una decisione.
Domani è domenica. Facciamo tutto domani. E' tardi, devo fare gli hot dog (la serata hot dog cade una volta al mese. Il giorno è random. Non si rimanda è una regola ferrea. O ferrigna, se preferite).
La mattina dopo mi sveglio perchè il gatto ciccione sta miagolando come se lo stessero usando come un puntaspilli.
Mi alzo, più infuriata che preoccupata. Ello mi guarda e fa "mi dispiace".
Per il gatto intende.
"Tranquillo, amore, mica è colpa tua. Prima vado in bagno, poi lo uccido. Mi metti su il caffè?!"
"Certo amore."
Bevo il caffè. Mi sono lavata la faccia. Ora sembro quasi umana. Chi direbbe mai che sto dormendo?!
Nessuno, eccezion fatta per Ello, i miei fratelli e le mie migliori amiche.
Apparte questo, sembro perfettamente sveglia e attiva.
" Stamani mentre dormivi ho scartato tutte le assi di legno" Lo guardo contentissima.
" Le possiamo fare tutte e due oggi, il bianco di base glielo ho già dato"
AH!!! Ello è bravissimo! Altro che quei cosi che dicono sì lo faccio io domattina, poi, scusa amore non mi sono ricordato, scusa è che il gatto stava usando il pc e ho lottato per riprenderne il possesso, le cavallette, non è stata colpa mia! ( e stima e rispetto per coloro che hanno colto la citazione).
No! Ello fa ciò che promette.
Mi si inumidisco gli occhi per la gratitudine " Grazie!!" scodinzolo" Allora prendo il caffè con calma!"
Sorride. Estatico. Ma stavolta il significato è altro. Capisco.
Finisco il caffè velocemente e in silenzio. Bevo anche la tazzina, almeno non sprechiamo tempo a lavarla.
" Ok" parto con il tono tipico del boscaiolo americano" da dove partiamo." I boscaioli americani non usano mai i punti interrogativi.
Mai.
" Dunque" aggrotta le sopracciglia Ello " anzitutto decidiamo che colori usare no?!"
" Sìììì"
" Che colori usiamo?"
" A te quali piacciono?"
Stallo.
Ci guardiamo. Guardiamo i colori.
" Io sono discromico, lo sai, mimma"
" Io sono deficiente, ma non ne faccio una scusa".
Alla fine scegliamo quattro colori improbabili.
" Allora ci vuoi disegnare tipo i quadrati incrociati?!"
Ma io fisso le assi di legno. Esse mi parlano.
Guardo i colori. Guardo le assi ed esse dicono "Marta...quanti anni hai?!" Vorrei rispondere "quanti me ne date?!" Ma le assi di legno non sono molto spiritose. Rischierei di offenderle.
Mi giro con la solita faccia illuminata.
" Disegnamo un puzzle?!" sorrido " Daidai pensaci tipo sai quel pavimento da gioco che abbiamo regalato al nipote e...e...capito." Punti interrogativi. Mai.
" Ah, sì. Bellino. Proviamo"
Ed ecco che divento professionale, attenta.
Vado verso la camera parlando con me stessa per dirmi cosa devo fare. Ho bisogno della mia attrezzatura da fotografia. No devo cercare il libro per leggere i fondi di caffè! Guarda, il libro dei sogni! Non pensavo fosse lì!
Mi fermo. Ora so.
Ecco cosa cercavo! Una matita. No, la MIA matita e della gomma da cancellare.
Dove è il mio astuccio da disegno?! Oh, my, non dirmi che l'ho perso!
Dai ragazzi, non scherziamo.
Ragazzi sono quelli che mi fanno i dispetti e mi nascondono le cose.
Ello mi chiede come sia fatto. Dai, ti ho anche prestato la matita per segnare le assi della vecchia bibliot....mi giro. Lo guardo sospettosa, ora.
Ti ho prestato la matita. Ma tu dici di non sapere come è fatto il mio astuccio....sì molto sospetto.
Ello alza lo sguardo al cielo, rassegnato.
"Hai guardato nel primo cassetto?"
I ragazzi mi hanno nuovamente giocato. Il mio astuccio è misteriosamente comparso nel casetto del mobile all'ingresso. Sono sicura che fosse in camera. Poco male.
Ora posso lavorare.
Osservo l'asse di legno. Traccio un paio di linee. Socchiudo gli occhi. Cancello. Osservo concentrata l'asse. Traccio due linee e chiedo ad Ello :"Eh."
Ello osserva. Sa che se dice sì troppo velocemente penserò che non ha nemmeno guardato.
Aggrotta.
Si accarezza il pizzo con la mano.
Poi, con il tono di Michele l'intenditore dice " Sì mi piace. Ok." sorride " che colori mettiamo?!"
A discromicoooooo...ebbasta!!
Alla fine optiamo per il verde accecante, il rosa fuseaux anni '80, stile "te vedo pure dietro l'angolo perchè brilli" e il celeste triste.
Voi direte: ma che ca....e difatti lo direi anche io.
Ora.
Iniziamo tutti entusiasti, tu fai il pieno, io il contorno che tu lo sbafi, dai ma se fai sobbalzare l'asse io come faccio a fare i bordi, ma lasciami prima finire il dentro e blablabla abbiamo dato la prima mano.
Yeeeeeee!
Appunto. La prima mano della prima asse.
Ma nessun boscaiolo di arrende per così poco.
Perciò iniziamo la seconda, invertendo i colori.
E scopriamo una cosa terribile.
Il celeste triste non azzecca una mazza con gli altri colori se viene messo in mezzo!
Calma.
Niente panico.
"Va bene. So come fare"
Sento i peli sul corpo di Ello che si rizzano tutti insieme. Ello teme.
" Tranquillo. Prendo il rosso rubino e quando il celeste è asciutto lo ripasso tutto".
Eccerto.
Eccerto, infatti.
Nel frattempo Ello decide di fissare lo scheletro al muro. Per vedere come viene.
Io cazzeggio (si può dire o siamo in fascia protetta?) al pc. Tipo giocando a quel gioco in cui costruisci le torrette, uccidi i mostri con le gemme, di cui non posso dire il nome, che è pubblicità poco occulta, capito?! No?!
Comunque io a quello gioco.
Dopo una ventina di minuti, andiamo a prendere le assi in terrazza.
Le portiamo dentro e diamo la seconda mano.
E' già tardi, volevamo andare a mangiare alla festa sul fiume, cavoli.
Che facciamo?! Finiamo?!
Proposta: offro io il cinese ok?! Ok. Il fegato esce sbattendo la porta. Non posso accontentare tutti.
Io faccio il secondo passaggio e Ello fissa le prime due assi!
Sono belline! Ci piacciono! Prova resistenza!
Tutti i NN giganti. Se resiste a cotal peso siamo a cavallo.
Quindi, mentre l'asse si sforza ( e mica potremo fare tutto noi eh! Ello è discromico, io deficiente, si sforzasse un po' anche la tavola eh...) noi ordiniamo il cinese e poi ci ricordiamo che c'è la partita!!!!
La partita!!!
E' vero, noi seguiamo il calcio come i salmoni seguono la corrente, ma l'italia è sempre l'italia.
E poi non ho voglia di vedere Grease per la centesima volta!
Così, fra un riso alla cantonese ed un pollo croccante piccante, seguo la travagliata partita.
Contemporaneamente Ello sparecchia, mette su il caffè e io riporto dentro l'ultima asse per darle la seconda mano.
E firulì firulà, la partita finisce, l'asse si asciuga ed Ello sta dormendo sul divano.
Sì, perchè mentre voi guardavate da un'altra parte, Ello è furtivamente scivolato verso il salotto e si è adagiato sul divano, ha spostato il gatto, si è messo il pigiama, ha acceso la tv, si è addormentato e ha fatto cadere il telecomando.
E voi avete solo battuto le ciglia.
Credetemi, quella che Ello pratica è un'antica arte ormai perduta nelle pieghe del tempo.
Così io rimetto la cucina, faccio la lavastoviglie e pulisco.
Perchè vedete, io domani mattina, voglio alzarmi con calma, trovare la cucina pulita, mettere su il caffè e fare colazione.
E ammirare la mia MERAVIGLIOSA biblioteca colorata a puzzle, tutta orgogliosa, sentendomi una nuova Andy Warhol.
Colorata, spiritosa e perfetta per la camera di un bambino di cinque anni!
Nel corridoio di casa nostra! Perfetto!
Poi mi giro e vedo la macchina di Paperino.
Mi illumino....................

3 commenti:

  1. Per essere precisi, Milord, il panchetto ancora necessita della adeguata colorazione. Invero, solo il disegno in rilievo è stato eseguito.
    E nemmeno ho dovuto chiamare quelli di ArtAttack yeeeeeee!!!
    (tradotto: solo il contorno fatto è, giovane Jedi, è il colore che al tuo panchetto il suo senso da. Senza usare ArtAttack farlo tu devi).
    Disse il verde pupazzo.....

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  2. Ahahahahah mi fate morire voi due <3
    Vedere la libreria!!!!!

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